Festa della Repubblica: all’Aquila cerimonia ridotta alla Villa Comunale

Festa della Repubblica: cerimonia sobria ma molto sentita alla Villa Comunale dell’Aquila per il 2 giugno. Le parole di Mattarella all’Italia lette dal Prefetto Torraco.

Nel 74esimo compleanno della Repubblica, celebrazioni in tono minore per il 2 giugno in tutta Italia. Niente parata ai Fori Imperiali ma le Frecce Tricolori sui cieli di Roma. Finisce nella capitale il viaggio che le Frecce hanno portato avanti nei capoluoghi d’Italia, partendo però da Codogno, lì dove tutta l’emergenza sanitaria è partita, arrivando a fare tappa nei giorni scorsi anche sul cielo dell’Aquila in una spettacolare esibizione della pattuglia acrobatica.
Tutto in tono minore senza schieramenti di Forze Armate e Forze dell’Ordine ma comunque una celebrazione sentita e sobria alla Villa comunale del capoluogo di Regione, a ricordare la nascita della Repubblica nel giorno della data del referendum istituzionale del 1946. Presente anche il presidente della Regione Marco Marsilio, quello del Consiglio Regionale Sospiri, molti sindaci del circondario e diverse autorità. Al prefetto Cinzia Torraco, attesa dopo a Capistrello, il compito di leggere il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un messaggio tutto incentrato sull’emergenza che il Paese si accinge con difficoltà a superare.
Il Prefetto ha ricordato l’importanza di questa giornata per tutta l’italia e la valenza che assume quando il Paese è ancora messo a dura prova.
Per la prima volta in città insomma una festa sommessa, anche se qualche cittadino ha voluto fare capolino lo stesso, ma comunque con un significato profondo e sentito da tutti. L’Italia in un momento storico particolarmente difficile si riscopre unita sotto i colori della bandiera italiana e il senso del passaggio delle Frecce che si è concluso oggi è stato proprio quello di voler abbracciare simbolicamente un territorio ancora sofferente, da Nord a Sud.
Il servizio del Tg8

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