Pizzoli, caso don Piccoli: l’incredulità dei parrocchiani

PICCOLIPAOLO

Incredulità e sorpresa tra gli abitanti di Pizzoli, il Comune dell’Aquilano in cui per diversi anni – dal 1996 al 2001 – è stato parroco don Paolo Piccoli, che ora a Trieste rischia il processo per l’omicidio di un altro anziano parroco, don Giuseppe Rocco, ritrovato senza vita nel suo appartamento nel 2014.

Don Piccoli è indagato per omicidio come possibile responsabile dell’uccisione del prete novantenne, che due anni fa sconvolse Trieste. Ora il cerchio degli investigatori si stringe sempre di più – l’ex parroco di Pizzoli sarebbe stato incastrato dalla prova del Dna – e , in paese non si parla d’altro, anche se qualcuno sostiene il contrario. Invece ai tavolini dei bar, nei negozi, nella piazza centrale, l’argomento principale in questi giorni è l’indagine che vede coinvolto il presule friulano.

Non solo: si tira in ballo il ruolo della Chiesa, del Papa addirittura, il ruolo della Curia dell’Aquila in cui don Piccoli ha ancora un incarico autorevole: quello di canonico onorario del capitolo dei canonici della curia del capoluogo. La questione “don Piccoli” è anche attentamente seguita dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila Giuseppe Petrocchi, che questa mattina ha pubblicato una lettera aperta: “attendo con serenità le decisioni che gli Inquirenti riterranno opportuno prendere – scrive l’arcivescovo Petrocchi – Anche in questa triste situazione, ribadisco la mia salda e motivata fiducia nella Magistratura e nelle Forze dell’Ordine, auspicando che la verità emerga rapidamente e nella sua interezza”. Clicca qui per la lettera integrale