Disabili nel villaggio a Roseto, coppia scrive a Cico33

“La disabilità non è diversità”. Appello su FB di una coppia di diversamente abili di Giulianova a Cico33, il recensore di Tripadvisor che aveva protestato per la presenza di disabili nel villaggio di Roseto

Non si fermano i commenti al caso della recensione pubblicata su Tripadvisor (e ora rimossa dai gestori del sito) dall’utente Cico33, che aveva addirittura minacciato di denunciare i gestori di un villaggio vacanze di Roseto per la presenza nella struttura di un gruppo di disabili alloggiati per una convention. A lanciare un appello su Facebook, rivolto proprio all’utente Cico 33 è stata una coppia di diversamente abili di Giulianova, Isa e Antonio, che hanno scritto:

“Vogliamo dedicare questi momenti vissuti di noi coppia diversamente abili a CICO33. Sono 25 anni che dividiamo la nostra vita l’uno per l’altro, la nostra vita non è diversa da tante altre coppie, la diversità non è fisica ma mentale. Noi per primi non ci meravigliamo se la diversità fisica ancora oggi è vista con indifferenza, manca la cultura che ancora oggi lo stato in primissimi non fa nulla per farla rispettare come è scritto nella costituzione italiana, purtroppo fanno solo demagogia e promettono dandoti pacche sulle spalle. Incominciamo veramente a pensare che siamo tutti uguali e figli di Dio, noi non ci sentiamo diversi, ma sono le istituzioni che c’è lo fanno ricordare, l’ignoranza c’è lo fa ricordare. ma noi andiamo avanti per la nostra strada vivendo la nostra vita dimostrando che la disabilità non vuol dire essere diverso. Vogliamo invitare CICO33 a casa nostra con i suoi figli e passare una vacanza con noi, vedrai caro CICO33 che i tuoi figli non si accorgeranno di avere di fronte due diversamente abili e sofferenti ma persone piene di gioia di vivere entusiaste della vita, vedrai caro CICO33 che saranno loro i primi a capire che la diversità non e fisica ma mentale, saranno i tuoi figli a darti una lezione di vita. Ti aspettiamo CICO33.

Condividete in modo che arrivi a CICO33”.

Nel frattempo Tripadvisor ha rimosso la recensione-choc ed ha precisato che:

“Chiediamo ai nostri recensori di esser certi che le recensioni siano rilevanti per gli altri viaggiatori e di evitare di utilizzare un linguaggio irrispettoso, offese fisiche incluse. In caso di dubbi sul fatto che una recensione non rispetti le nostre linee guida, invitiamo sia i proprietari di business sia la nostra community nel suo complesso a segnalarci le loro perplessità e i nostri specialisti dei contenuti si occuperanno di indagare. Questo è quanto è avvenuto in questo caso e il risultato è che la recensione è stata rimossa.”

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

1 Commento su "Disabili nel villaggio a Roseto, coppia scrive a Cico33"

  1. Tiziana | 28/07/2016 di 16:45 |

    Povero sig. Cico33. Si è espresso decisamente in maniera non proprio consona, ha sbagliato a scrivere un commento su TripAdivisor piuttosto che esprimere il suo disagio alla Direzione del villaggio e trovare una soluzione in loco. Ma forse la sua unica vera colpa è quella di essere un “normalmente abile”, e come tale non irrigimentato in alcuna categoria tutelata. Il Sig. Cico33 non ha detto che i diversamente abili non avessero il diritto di alloggiare al villaggio o che il villaggio non avesse il diritto di ospitarli, non ha denigrato od offeso la categoria, semplicemente ha espresso un disagio legittimo e il desiderio di passare una vacanza diversa, se solo fosse stato avvisato. Aveva scelto un villaggio 4 stelle per una vacanza allegra, spensierata e divertente, magari anche per riprendersi mentalmente da un anno che è stato per molti versi difficile per tutti. Mai provato il desiderio di “non pensare più a nulla” di “lasciarsi alle spalle tutto” per qualche giorno? Io si spesso. Sono una di quelle che quando va in vacanza non ascolta neppure i telegiornali, non acquista i quotidiani e spegne lo smartphone. Ma lui si è trovato suo malgrado catapultato in una realtà differente dalla sua a confrontarsi con situazioni e problematiche a lui estranee..purtoppo lui è un normalmente abile ed in questo caso l’emarginato, il pesce fuor d’acqua era lui.. Anche perchè qua si trattava di una struttura quasi interamente affittata ad un Rotary Club per una riunione di disabili provenienti da tutta Italia. La Dorezione dell’hotel sarebbe stata onesta nel far presente la cosa, perchè è ovvio che in una situazione simile tutto va a favore della maggioranza. Una partita classica e tradizionale di Beach Volley o Calcetto diventano obbligatoriamente una paraolimpiade. Lui non ne aveva voglia! Tutto qua! Poi magari in altro momento e in altro modo sarà il primo a frequentare una persona con handicap e scoprirà che sarà migliore di lui e piena di voglia di vivere, ma l’avrà scelto lui e non ci si sarà trovato catapultato a forza. Se avesse avuto questo desiderio in questo momento avrebbe volontariamente scelto un tipo di vacanza atta a soddisfare la sua esigenza e la sua sete di conoscenza. Io non lo nego, se mi fossi trovata nella stessa situazioen avrei chiesto il rimborso e cambiato struttura, dato che in giugno non vi sono ormai più da anni situazioni da “tutto esaurito”.
    Per il resto tutti si sono scagliati contro ma è facile quando si è maggioranza e tutelati da associazioni e istituzioni. Purtroppo i “normalmente abili” al momento non appartengono ad alcuna categoria e quindi hanno difficoltà a far valere i propri diritti.

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