Depuratori Teramo: Il WWF si costituisce parte civile

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Depuratori Teramo: Il WWF si costituisce parte civile nel procedimento sul mancato funzionamento degli impianti di depurazione della provincia di Teramo .

In occasione dell’udienza preliminare di domani mattina l’associazione ambientalista annuncia che  depositerà la propria dichiarazione di costituzione di parte civile nel procedimento penale dinanzi al Tribunale di Teramo contro ex amministratori e tecnici della Ruzzo Reti Spa per fatti risalenti a diversi anni fa e relativi al mancato o insufficiente funzionamento dei depuratori di Villa Rosa, Alba Adriatica, Sant’Omero, Sant’Egidio, Nereto e Corropoli.

“L’inchiesta della magistratura teramana è andata avanti per anni – si legge in una nota del WWF –  raccogliendo dati, analisi e prove  in merito alle conseguenze negative, prima sui corsi d’acqua, in particolare il torrente Vibrata, e poi sul Mare Adriatico, del mancato funzionamento di numerosi depuratori della provincia teramana. Il tutto con effetti dannosi sull’ambiente, ma anche sulla salute dei cittadini e di conseguenza sull’economia legata al turismo che rischia di essere compromessa da episodi come quelli che sempre più spesso si registrano sulla costa abruzzese”.

“La gravità delle imputazioni, la molteplicità dei fatti contestati, la diffusività dei danni conseguenti ipotizzati, impongono un rapido passaggio alla fase dibattimentale”,  dichiara l’avvocato Tommaso Navarra, che rappresenta il WWF nel procedimento  che spiega  come “l’esperienza, anche recente, insegna, solo un ciclo virtuoso della depurazione è in grado di tutelare la qualità dei nostri fiumi e del nostro mare. Come WWF Italia abbiamo dato il nostro contributo di denuncia nella fase delle indagini e seguiremo il processo in ogni sua fase”.

“Il WWF segue da sempre le vicende legate allo stato di fiumi e torrenti ”  aggiunge  Claudio Calisti, Presidente del WWF Teramo, il quale riferisce che “anche in queste occasioni avevamo segnalato quanto stava accadendo sul torrente Vibrata. Purtroppo i nostri corsi d’acqua, al di là delle promesse fatte, continuano ad essere in condizioni molto problematiche, ben lontano dai livelli di qualità che dovrebbero avere per legge. La qualità dei fiumi -conclude – dovrebbe essere al centro dell’attenzione tutto l’anno e non solo durante il periodo estivo quando sulla costa ci si accorge dei risultati negativi di politiche gestionali sbagliate. Auspichiamo che anche le associazioni di categoria, che vengono danneggiate dall’inquinamento, intervengano nel procedimento. Il WWF è abituato a lavorare costantemente e spesso silenziosamente per i beni comuni, a differenza di altri che preferiscono “urlare” sulla stampa, spesso accusando genericamente gli ambientalisti di non fare nulla, soprattutto quando le azioni di tutela ambientale disturbano i loro interessi”.

 

Il servizio del Tg8: