Delitto Finizio, 30 anni al marito di Scurcola

Condannato a 30 anni per il delitto Finizio l’uomo di Scurcola Marsicana riconosciuto colpevole della morte della moglie. Augusto Nuccetelli e Assunta Finizio vivevano a Roma da anni, l’uomo tornava spesso in Abruzzo.

 

“Meglio morire in piedi che vivere una vita in ginocchio”: Augusto Nuccetelli lo aveva dichiarato al microfono del giornalista di “Piazza pulita”, precisando che, all’occorrenza, sarebbe stato capace di farsi giustizia da solo. In quell’occasione si parlava di migranti e delle loro presunte aggressioni nei confronti degli autisti Atac, Nuccetelli non aveva ancora ucciso la moglie; tuttavia, che le sue non fossero solo parole al vento, apparve chiaro dal tono generale dell’intervista e anche dai tatuaggi nazi esibiti a petto nudo di fronte alla telecamera. Poi, nell’aprile dello scorso anno, per Nuccetelli e signora i problemi coniugali divennero insormontabili, la donna arrivò anche a cacciare di casa il marito, dopo avere scoperto di essere stata tradita. Il 20 aprile del 2016, a Roma, Nuccetelli seguì la moglie e, appena entrata in un bar, la uccise con quattro colpi di pistola davanti ai clienti attoniti. Poi tentò di fuggire dopo essersi sbarazzato dell’arma, ma venne arrestato e confessò il delitto. Processato con rito abbreviato, nei giorni scorsi è stato condannato a 30 anni di reclusione.