Cyberbullismo: anche in Abruzzo “Una vita da social”

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Fara’ tappa anche in Abruzzo, a L’Aquila, Tagliacozzo e Pescara la terza edizione di “Una vita da social”, la campagna di prevenzione sui pericoli della Rete.

L’iniziativa toccherà tutto il territorio nazionale ed è realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer
Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest’anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori “best practices” in Europa.

L’obiettivo dell’iniziativa e’ quello di “fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non avvengano piu'”.

Nel corso delle due edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150mila studenti nelle piazze e 800mila nelle scuole, 25 mila genitori, 10mila e 800 studenti insegnanti per un totale di 2mila e 800 Istituti scolastici, 18mila km
percorsi e oltre 130 citta’ raggiunte. Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4mila studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico.
Solo l’8 per cento degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica.  Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58 per cento degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunita’ formative, anche se 1 su 4 ha deciso di non prendervi parte.