Consumi: abruzzesi e siciliani tirano la cinghia sul mangiare

Da uno studio di Confesercenti emerge un enorme divario in fatto di spesa per famiglia tra il Nord e il Sud. A tirare maggiormente la cinghia sui prodotti alimentari sono le famiglie di Abruzzo e Sicilia.

A spendere di più, secondo l’indagine di Confesercenti, tutte le regioni del Nord: il settentrione mostra andamenti superiori alla media nazionale, con l’eccezione della Liguria. A tirare maggiormente la cinghia sui prodotti alimentari, invece, sono le famiglie di Abruzzo e Sicilia. Le famiglie valdostane sono, invece, prime in classifica per la spesa in abbigliamento e calzature. Passando alle spese per l’abitazione è il Lazio a balzare in testa. La Lombardia torna in cima alle classifiche per la salute. Divari eclatanti tra il Nord e il Sud dello Stivale anche per quanto riguarda l’istruzione.

La Calabria è la regione più in sofferenza con una spesa media delle famiglie di 19.911 euro l’anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251). Ma è tutto il sud a mostrare, consistentemente, budget familiari più ristretti del nord. Sotto i livelli nazionali anche Campania (23.188 euro), Molise (23.250 euro), Puglia e Sardegna (entrambe a 23.524 euro) e Abruzzo (23.704).