Pacentro: ambientalisti contro la Zipline.

aquila

Pacentro: ambientalisti contro la Zipline. Il Ministero dell’Ambiente chiede lumi agli Enti preposti.

Pacentro: ambientalisti contro la Zipline. Lipu , Wwf, Salviamo l’Orso, Mountain Wilderness, Pro-Natura e Touring Club Italiano si oppongono al progetto per la realizzazione di una Zipline, per volare agganciati ad un cavo di acciaio lungo non meno di 1000 metri, che attraverserebbe la zona rupestre nei pressi di Pacentro. Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto al Parco Nazionale della Majella, al Comune di Pacentro e alla Regione di dare riscontro alle osservazioni formulate dalle Associazioni ambientaliste in una lettera dello scorso 15 dicembre.  Gli ambientalisti  fanno notare che l’impianto verrebbe realizzato in una delle zone rupestri più importanti del Parco, nel cuore di un territorio  di nidificazione di una coppia di aquile reali e anche altri uccelli di notevole importanza naturalistica come il falco pellegrino e il gracchio corallino e una coppia di lanario, rarissimo falcone a rischio estinzione. Tutte specie protette dalla normativa comunitaria e nazionale. La valle è frequentata anche dall’orso bruno marsicano ed  è sede di un importante flusso migratorio di varie specie di uccelli che rischierebbero di morire in caso di collisione con il cavo e a causa del disturbo derivante dalla Zip Line. Per le associazioni ambientaliste si arrecherebbe un danno anche al paesaggio, in un territorio in cui le zone rupestri, le formazioni forestali e il borgo di Pacentro, costituiscono un insieme armonico ed integro di notevole valore paesaggistico.

In una nota si legge che “trattandosi di area inclusa nella rete di “Natura 2000”  è obbligatorio redigere uno Studio di Incidenza Ambientale per qualsiasi opera da realizzarvi, in base alle normative europee e nazionali. In mancanza, l’opera è  da ritenersi illegale. Non risulta che  tale Studio sia stato redatto.  Risulterebbe, invece, che il discorso dell’impatto sull’ambiente sia stato liquidato dal Comune di Pacentro con una relazione di un paio di righe nelle quali si afferma che non vi è incidenza”.

L’opera verrebbe finanziata con  fondi erogati dalla Regione Abruzzo, nell’ambito del collettore turistico dei Fondi FAS della Valle Peligna, pari a 300 mila euro.

Le associazioni  dicono che “ è incredibile, e inaccettabile in un’ area protetta, che l’Ente Parco possa autorizzare un progetto di tal genere! Risulta invece purtroppo che non solo l’Ente lo abbia approvato ma che il Parco ne sarebbe addirittura “stazione appaltante”. Inoltre l’autorizzazione risulta essere firmata dal Presidente del Parco, quando invece autorizzazioni di questo genere non sono di competenza dell’organo politico del Parco ma di quello tecnico, il che significa del Direttore. Ci chiediamo per quale motivo ci sia stato questo scavalcamento”.

Le associazioni chiedono che l’Ente Parco ritiri in autotutela l’autorizzazione rilasciata, che venga redatto ed attuato in comune di Pacentro un altro progetto non impattante e compatibile con i vincoli esistenti e  che le autorità competenti intervengano prontamente e decisamente allo scopo di scongiurare la realizzazione di un’opera tanto dannosa per il Parco Nazionale della Majella.