Caro-parcheggi Pescara: campagna Filcams Cgil per i lavoratori

Da Filcams Cgil di Pescara campagna informativa per i lavoratori del commercio, bar e ristoranti. Focus sul caro-parcheggi in centro

La campagna rivolta ai lavoratori del settore si terrà domani, martedì 18 novembre, a partire dalle ore 12:00, nel centro cittadino. L’obiettivo è informarli sulle istanze portate avanti dall’organizzazione sindacale e invitarli alla partecipazione ad un’assemblea aperta che si svolgerà in modalità da remoto, giovedì 20 novembre alle ore 21:00.

La protesta riguarda l’aumento dei parcheggi a pagamento deciso dalla giunta Masci, misura definita “inaccettabile” e che colpisce chi è già in difficoltà. La richiesta è chiara: parcheggi gratuiti per chi lavora in centro.

La Filcams Cgil Pescara è solidale con i commercianti e le associazioni, ma ritiene fondamentale porre al centro le grandi difficoltà dei lavoratori a seguito della decisione dell’amministrazione comunale.

Di seguito la nota Filcams Cgil:

“Con l’aumento del costo e del numero dei parcheggi a pagamento, si penalizza ulteriormente il già risicato salario di tutte le lavoratrici e lavoratori in servizio nelle attività commerciali e di ristorazione dislocate in centro città – dice Davide Urbano, segretario generale Filcams Cgil Pescara – come se si applicasse un’ulteriore tassa fissa sul proprio stipendio, una seconda addizionale comunale. Parliamo di lavoratrici e lavoratori che in gran parte sono assunti con contratti part time involontari, con salari che molto spesso non si avvicinano ai mille euro netti mensili che, ogni giorno nel recarsi a lavoro, inventano le più svariate soluzioni nel cercare parcheggi liberi al fine di evitare quella che definiamo una tassa fissa sul loro stipendio. Ma se prima la speranza di riuscire ad evitare il costo di parcheggio si poteva concretizzare, con la nuova delibera della giunta Masci questa possibilità diventa un miraggio – continua Davide Urbano – infatti, come annunciato, ci saranno nuove aree di sosta a pagamento dove prima si riusciva a parcheggiare liberamente, proprio nelle zone limitrofe il centro città e dove con una passeggiata si riusciva a raggiungere il luogo di lavoro. Per altro le tariffe avranno un aumento sia nel costo massimo giornaliero superata la terza ora, sia negli abbonamenti mensili. Invitiamo tutte e tutti a riflettere quanto possa incidere il costo di quattro euro al giorno per chi ne guadagna sette/ottocento euro al mese, ma anche per i pochi privilegiati del settore che godono di un contratto full time la situazione non è differente.

Ad oggi con il costo della vita insostenibile, con un mondo del lavoro che ci rende poveri pur lavorando, riteniamo vergognosa la decisione della giunta Masci di fare cassa sulla cittadinanza, ancora di più senza considerare nessuna alternativa per chi, come le lavoratrici e lavoratori del commercio e delle attività di ristorazione, sono spesso costretti all’utilizzo dell’auto per recarsi presso i propri luoghi di lavoro”.

Sul tema del costo dei parcheggi è intervenuto il sindaco di Pescara Carlo Masci affermando che quelle applicate in città sono tra le più basse d’Italia:

“Voglio stimolare una riflessione relativa ai prezzi della sosta, che qui sono bassissimi, credo i
più bassi d’Italia, e continueranno ad esserlo. Sono scelte che abbiamo meditato a lungo e che sono state al centro di molti incontri, prima di essere deliberate. L’obiettivo è favorire la sostenibilità.

Il sindaco vuole “fare chiarezza, per rispetto di tutti, liberando il dibattito pubblico da quella cappa di falsità sulle tariffe messe in giro e alimentare dalla solita opposizione inconcludente”.

Pescara, ricorda il primo cittadino, “è una città attraente e preziosa, dove molti vogliono venire,
possibilmente con l’auto privata, per motivi diversi. Ma il numero delle auto in circolazione – osserva – è stratosferico, ancor di più se lo paragoniamo ai pochi posti disponibili, ed è impossibile pensare di far occupare gli spazi pubblici del centro città gratuitamente, spesso per intere giornate”.

“Le tariffe orarie degli spazi blu, pari a un euro la prima ora e due euro la seconda ora di sosta – spiega il sindaco – non le abbiamo toccate e con l’abbonamento si continueranno a pagare
cifre piacevolmente contenute. I residenti potranno parcheggiare su tutti gli spazi blu pagando un euro al giorno, compresa l’area di risulta, abbonandosi per 365 giorni l’anno. I non residenti che raggiungono tutti i giorni Pescara potranno parcheggiare con dovuto euro al giorno in tutta la città, oppure con un euro e cinquanta al giorno solo nell’area di risulta, sempre scegliendo la formula dell’abbonamento.
Coloro che lasceranno occasionalmente la macchina per l’intera giornata nell’area di risulta pagheranno, è vero, più di adesso, quattro euro al giorno (invece dei 2,50 euro attuali), ma questo – dice – accadrà per due motivi chiarissimi: non vogliamo incentivare la sosta lunga, perché questa non favorisce il ricambio, indispensabile per accogliere tutti, e vogliamo fortemente promuovere il filobus il cui biglietto costa 1,50 euro per 90 minuti o 3 euro andata e ritorno oltre i 90 minuti. Tutto ruota attorno a questo: l’obiettivo deve essere la sostenibilità, anche nei trasporti, per cui è inconcepibile, ora che abbiamo la linea Verde, lasciare che le tariffe per la sosta lunga saltuaria siano più convenienti di un biglietto della filovia altrimenti nessuno sarà incentivato a lasciare in garage la macchina per usare il filobus. La filovia, poi, non rimarrà così, il nostro progetto è di estendere questo tipo di trasporto a sud ea ovest, con mezzi elettrici, e ci siamo già attivati ​​a
livello ministeriale per cogliere questo obiettivo.

In questi anni non abbiamo mai ritoccato le tariffe. Sono passati dieci anni dagli ultimi aumenti (voluti dalla sinistra) e in questo lasso di tempo, lo vediamo tutti, il mondo è cambiato totalmente, i
prezzi sono esplosi, anche a carico del Comune, che fornisce gratuitamente oa prezzi ridotti tanti servizi ai cittadini. Con i prezzi aumentati per ogni cosa – concludono – lasciare immutate
le tariffe dei parcheggi sarebbe stato impossibile”.