Bimba uccisa da una statua all’Outlet, il Pm chiede sei condanne

Per la morte di Catherina Vassilissa, la bimba francese di origini russe, di 5 anni, travolta e uccisa il 21 settembre del 2011 da una statua in bronzo all’interno dell’Outlet Village di Città Sant’Angelon il PM ha chiesto tre anni e otto mesi ciascuno per i sei imputati.

Il procedimento davanti al tribunale monocratico di Pescara si avvia verso la sentenza, fissata al 17 maggio. Per quella tragedia sono accusati di omicidio colposo: Ubaldo De Vincentiis, originario
del Belgio e residente a Montesilvano, responsabile e legale rappresentante dell’Outlet; i due direttori del centro commerciale Luigi Rinaldo e Maurizio Campanai; il primo residente a Gallerate ed il secondo ad Arezzo, il legale rappresentante della società ‘ Pescara Outlet’, Lorenzo Rosi; legale rappresentante della Società Pescara Outlet ed il responsabile tecnico della stessa società Giacomo Billi ed il responsabile sicurezza e prevenzione della centro, Massimiliano Rossi. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo in concorso. Gli imputati hanno sempre rigettato le accuse. La bimba, che si trovava all’outlet di Città Sant’ Angelo con la mamma e la nonna, sarebbe stata schiacciata dalla statua mentre giocava con la sorellina di 6 anni, rimasta illesa.