Afa e caldo in Abruzzo: malori e disagi

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Quando il medico di famiglia va in ferie….Per l’afa e il caldo in Abruzzo Pronto soccorso sono in tilt.

Una delle conseguenze del gran caldo di questi giorni riguarda i malori dovuti alle elevate temperature, all’afa e alla prolungata esposizione al sole. Il risultato è che i pronto soccorso degli ospedali abruzzesi sono particolarmente ‘intasati’. A Pescara gli accessi sono in crescita. A Chieti dai 190 accessi medi giornalieri si è arrivati a toccare quota 250, molti dei quali riconducibili all’ondata di calore.
L’altra causa dell’intasamento degli ospedali riguarda… le ferie di molti medici di famiglia. E allora ci si rivolge direttamente al Pronto Soccorso.
Tra turisti in Abruzzo per le vacanze e residenti liberi dal lavoro, due le fasce di popolazione più a rischio: i bambini e,soprattutto, gli anziani. Questi ultimi, che, tra l’altro, con l’età perdono lo stimolo della sete, soffrono di più le conseguenze del caldo. Con l’allungamento dell’età media gli anziani soffrono di una serie di patologie che vanno tenute sotto controllo e che con il caldo possono portare a conseguenze drammatiche: ne sono esempio i malori improvvisi e mortali che si sono registrati nelle ultime settimane anche sulle spiagge abruzzesi.

“C’è un aumento considerevole degli accessi – afferma all’ ANSA il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, Alberto Albani – il problema principale è quello della lipotimia: si dilatano i vasi sanguigni, la pressione scende, si avvertono senso di svenimento e mancanza di forze. Il consiglio è di bere molto, indossare vestiti chiari, mangiare molta frutta ed evitare il sole nelle ore più calde. Aiutateci ad aiutarvi -dice Albani agli utenti riferendosi alle lunghe attese – non venite in pronto soccorso per patologie banali che potrebbero essere gestite in altre strutture”.
“Dai 190 accessi giornalieri medi – aggiunge il primario del Pronto soccorso di Chieti, Maria Di Felice – siamo arrivati a punte di 250 e molti di questi sono legati all’ondata di caldo. Le patologie più frequenti sono il collasso da calore: persone che magari sono state troppo ore sotto al sole, senza una corretta idratazione e che presentano sintomi quali sudorazione abbondante, pressione bassa, fino alla nausea e al vomito”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.