L’Aquila, Maxxi. L’appello di Italia nostra: ‘La sede a palazzo Ardinghelli non si tocca’

L’associazione ‘Italia nostra L’Aquila’ fa un appello al mondo della cultura per sostenere la realizzazione a palazzo Ardinghelli all’Aquila della sede distaccata del Maxxi di Roma.

Controappello all’appello dell’ex professore ordinario di Economia politica dell’Università di Camerino, Alessandro Monti, da sempre inspiegabilmente critico nei confronti della nascita all’Aquila di una sede distaccata del Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.

A sottoscriverlo è l’associazione ‘Italia Nostra L’Aquila’, che difende il progetto di ospitare una sede distaccata del Maxxi in città, come nuova linfa per la rinascita culturale e sociale del suo centro storico ma anche del territorio. ‘Italia nostra’ fa un appello a tutte le associazioni aquilane a firmare un controdocumento a sostegno del museo, e si rivolge direttamente al ministro della Cultura Bonisoli, al quale chiede di ‘non tenere conto dell’appello del professor Monti’ e di procede sulla strada della promessa apertura entro l’anno della sede distaccata del Maxxi dentro a palazzo Ardinghelli.

Il Maxxi all’Aquila si farà e sarà aperto entro l’anno.

Il sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca smorza così le polemiche sollevate dal professor Monti, che chiede al ministro della Cultura Bonisoli di affidare al Polo museale d’Abruzzo il settecentesco palazzo Ardinghelli, per farne una sede distaccata del Museo nazionale d’Abruzzo ‘Munda’, in cui poter ospitare le 300 opere d’arte moderna e contemporanea senza casa dopo il sisma. Prime adesioni all’appello di ‘Italia nostra’ arrivano dal direttore dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Marco Brandizzi, “nella convinzione – dice – del respiro internazionale di quell’istituzione”, che “non sarà calata dall’alto”, e dall’associazione ‘Musei d’Abruzzo’ e la rivista ‘Mu6’.

Chi volesse aderire all’invito di ‘Italia nostra’ a sostegno del Maxxi L’Aquila può inviare una mail a: [email protected]

LA LETTERE DI ‘ITALIA NOSTRA’:

Premesso che è ben noto l’atavico accanimento del Prof. Monti contro il MAXXI tanto da farlo apparire come una questione squisitamente personale, non si riesce proprio a capire questo ulteriore intervento “a gamba tesa” sul futuro di Palazzo Ardinghelli da parte di un personaggio completamente estraneo alla realtà aquilana. L’ostinazione del Prof. Alessandro Monti contro l’apertura di una sede staccata del MAXXI a Palazzo Ardinghelli a L’Aquila lascia quantomeno perplessi. Dopo l’articolo E’ proprio necessario lo” sbarco” del Maxxi aL’Aquila? Una soluzione alternativa pubblicato il 27 novembre dello scorso anno su “Emergenza Cultura.org”, sul quale questa Sezione di Italia Nostra ha subito espresso forti perplessità con una nota del 5 dicembre, egli ora torna alla carica addirittura con un appello nazionale sottoscritto da autorevoli personaggi della cultura.

Nell’appello non si fa che riaffermare quanto già detto nel citato articolo rinnovando anche questa volta inesattezze quali la “penuria di edifici pubblici agibili nel centro storico” -tra poco sarà vero esattamente il contrario- “la mancata consultazione e condivisione con la cittadinanza, senza propedeutica analisi dei costi-benefici sociali, culturali e piano di sostenibilità finanziaria” – considerazione che eventualmente varrebbe anche per la sua proposta. Così come appare quantomeno forzato l’assunto di un “probabile coinvolgimento della Fondazione Carispaq – che al momento non ci risulta – così come quello dell’Accademia di Belle Arti che proprio ieri l’altro domenica 2 giugno per bocca del suo direttore Marco Brandizzi, ha ribadito il sostegno alla presenza del MAXXI all’Aquila “nella convinzione del respiro internazionale di quell’Istituzione, con la certezza che la ricerca contemporanea in ambito artistico sia uno strumento fondamentale per la rinascita culturale della città”.

Non solo vengono “tirati per i capelli” gli organi periferici del MIBAC, Segretariato Regionale, Soprintendenza e MuNDA. – ma costoro ne sanno qualcosa?– ma anche, sembrerebbe, tanti autorevoli personaggi “sottoscrittori” -improvvisamente folgorati dalla ricostruzione dell’Aquila di cui probabilmente la maggior parte sa poco o nulla- visto che il Segretario della Fondazione MAXXI Pietro Barrera riferisce su Artribune: “Spiace questa volta che l’appello promosso da Monti sembri condiviso da tanti illustri studiosi: dico “sembri” perché molti di loro, da noi interpellati, hanno riconosciuto di non aver avuto la possibilità di leggere per intero il testo, e di non averne potuto cogliere le finalità”.
(https://www.artribune.com/professioni-e-professionisti/politica-e-pubblica-amministrazione/2019/05/maxxi-laquila-un-appello-al-ministro-alberto-bonisoli-si-oppone-allapertura-del-nuovo-museo/?fbclid=IwAR3suwqHpvizYMVy-qjk-8IAUFo12JILsYfPZ4J0MUzynerCKmT1uH8Q07E)

Ma non basta, insieme all’appello ci viene propinato un programma di eventi di spessore non più che locale. Insomma a nostro avviso L’Aquila, secondo il Prof. Monti e i suoi seguaci, dovrebbe rimanere rinchiusa in un asfittico provincialismo. Italia Nostra, per contro, continua a sostenere la scelta per una sede distaccata del MAXXI all’Aquila sia ritenendo che questa non possa che essere nuova linfa per la rinascita culturale e sociale della Città e del suo centro storico in particolare, sia perché il progetto è ormai in fase avanzata di attuazione, come riferisce ancora il Segretario generale del MAXXI, “…entro la fine dell’estate sarà restituito alla città Palazzo Ardinghelli, mentre entro la fine dell’anno sarà la volta dell’inaugurazione del nuovo museo. All’interno del museo troveremo sette artisti italiani e un’artista russa che stanno progettando e realizzando opere specifiche per Palazzo Ardinghelli. Queste opere inoltre dialogheranno con opere della collezione permanente del MAXXI. Sarà inoltre fondamentale creare un rapporto con le realtà culturali del territorio: questa deve essere la carta vincente, abbiamo infatti già iniziato ad avere un dialogo con le istituzioni come l’Università e le associazioni”e anche Comune e Regione.

Chiediamo al ministro Bonisoli di non tenere in alcun conto l’appello monti e di procedere alla promessa apertura entro l’anno di palazzo Ardinghelli come sede distaccata del maxxi, dotandola dei necessari finanziamenti e prevedendo il coinvolgimento, per quanto possibile, di enti, istituzioni e associazioni locali.

https://www.youtube.com/watch?v=9Dfi5gGTLMA