L’Aquila, sottoservizi e ritrovamenti archeologici. I residenti di via Fortebraccio esasperati

Degrado e sporcizia, fogne a cielo aperto, cantieri dei sottoservizi bloccati dai ritrovamenti archeologici, selciati divelti dai mezzi delle ditte della ricostruzione, e poi cantieri che impediscono ai residenti di rientrare nei loro appartamenti ricostruiti in via Fortebraccio.

I residenti di via Fortebraccio, a ridosso della scalinata di piazza San Bernardino, in centro storico, sono esasperati per le tante criticità che i cantieri della ricostruzione causano alla loro vita quotidiana.

A far andare su tutte le furie i cittadini che sono rientrati a casa, è il ritrovamento archeologico sotterraneo, una fogna romana che ha costretto a una nuova interruzione dei lavori per realizzare il tunnel dei sottoservizi fra via San Bernardino e piazza Bariscianello. E nel frattempo che la stazione appaltante, la Gran Sasso Acqua, studia il progetto di copertura, che dovrà permettere di conservare il manufatto a vista secondo le prescrizioni della Soprintendenza che lo vuole fruibile per i turisti, i cittadini fanno un appello e chiedono al Comune, alla Gran Sasso Acqua e alla Soprintendenza di  sbloccare il cantiere e far tornare la normalità.

IL SERVIZIO DEL TG8:

1 Commento su "L’Aquila, sottoservizi e ritrovamenti archeologici. I residenti di via Fortebraccio esasperati"

  1. Franco Taccia | 12/07/2018 di 16:48 |

    Quanto accade rientra nella normalita` di una situazione “anormale”, con la conferma che sono passati nove anni e si va ancora avanti alla viva il parroco.Con buona pace del ritornello stonato dell’Aquila che rinasce. Ennesima conferma che sin dall’inizio sarebbe servita la supervisione di un urbanista di fama. Invece hanno avuto voce in capitolo in troppi, la maggior parte “politici”ed ecco i risultati.

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