L’Aquila, ricostruzione ferma: “Pronti a manifestare”

Tra le ipotesi al vaglio del tavolo regionale sulla ricostruzione c’è anche quella di organizzare una manifestazione di protesta contro la lentezza con cui il governo nazionale sta affrontando la ricostruzione dell’Aquila e del cratere sismico 2009.

Se ne è parlato questa mattina nel corso degli “stati generali” della ricostruzione convocati dal presidente vicario della Regione Giovanni Lolli.

Solo una settimana fa la nomina del sottosegretario con delega ad hoc Vito Crimi, arrivata dopo sei mesi di attesa. I due uffici speciali dell’aquila e  del cratere sismico  intanto restano ancora  senza i relativi responsabili, gli unici che per legge hanno potere di firmare per l’emissione dei buoni contributi e dei Sal, gli Stati di avanzamento dei lavori che riguardano non soltanto gli appaltatori, ma anche tutta la filiera della ricostruzione. E le procedure per arrivare alla definitiva individuazione dei due nuovi titolari sono lunghe, potrebbero volerci mesi. Per questo si chiede al Governo di individuare con una norma una persona che possa occuparsi a interim dei due uffici speciali.

Intanto tra oggi e domani in Parlamento sono in esame alcuni emendamenti fondamentali che riguardano i bilanci dei Comuni e la questione delle tasse sospese dopo il sisma e che oltre 300 imprese dovranno restituire al Governo perché l’Europa le ha definite aiuti di Stato.