Credito cooperativo, nasce la Banca Gran Sasso d’Italia

Una banca che mette insieme due territori ai versanti opposti del Gran Sasso, L’Aquila e Teramo, e che prende le mosse dall’idea di alcuni promotori finanziari che nel 2011 pensarono di dotare il capoluogo di regione di una sua banca, inserita nel sistema del credito cooperativo, la Banca dell’Aquila.

E’ di queste ore la notizia che la Banca d’Italia ha autorizzato l’apertura di una sede distaccata nel Comune dell’Aquila della costituenda “Banca del Gran Sasso D’Italia – credito Cooperativo”, con l’ingresso di più di 500 soci fondatori della banca dell’Aquila e della sua zona di competenza. Un provvedimento atteso che completa il percorso del Comitato promotore della Banca dell’Aquila che aveva l’obiettivo di costituire una banca locale che rispondesse ai valori fondativi delle Banche di Credito Cooperativo.

Un risultato importante per il territorio dell’Aquila, a detta del Comitato promotore, ancora di più perché da quell’idea originaria nascerà, già entro questa estate, una banca che unisce L’Aquila e Teramo. A spiegare la genesi di un progetto ritenuto da molti, sin troppo ambizioso, è Matteo Gizzi del Comitato promotore e uno dei primi animatori della Banca dell’Aquila. Una banca, quella del Gran Sasso d’Italia, pulita, senza debiti, pronta anche ad assumere.