Gran Sasso: 2,5 milioni per recuperare i sentieri e le ferrate

corno grande

Gara fatta e appalto assegnato per il rifacimento di tutti i sentieri di media e alta montagna e dei rifugi, anche quelli pedemontani, del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Ora si attende l’autorizzazione dell’amministrazione dei beni separati finalmente per poter procedere e segnalare e risistemare tutti i sentieri della montagna abruzzese.

I lavori stanno per cominciare ed entro questa estate la sistemazione sarà portata a termine, per un ammontare di due milioni e mezzo di euro. Ad assicurarlo è il vicepresidente e assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, noto per la sua passione alpinistica. Si dovranno recuperare, con l’aiuto delle guide alpine, anche le tante vie ferrate dismesse del Gran Sasso, alcune, come la via Brizio, di accesso dal Corno Grande al Corno Piccolo verso la vetta orientale, sono consunte e logorate, quindi chiuse al percorso alpinistico e tuttavia ugualmente attraversate con grandi rischi per gli escursionisti. Attrattiva per chi vuole visitare le nostre montagne. Due milioni e mezzo d’importo l’intero lavoro, di cui una parte sarà destinata alla promozione della montagna abruzzese. Un investimento mai avvenuto prima in regione e rarametne in Italia. Nella seconda fase del programma di interventi per la montagna, la Regione finanzierà anche il recupero dei rifugi, il Franchetti e Duca degli Abruzzi per primi, ossia quelli di alta quota, senza dimenticare i casolari alle pendici del Gran Sasso di bassa quota, fondamentali per il camminamento di bassa quota. Un modo anche per dare ossigeno alla piccola economia locale, affidando alla gestione dei giovani questi casolari.