L’Aquila, caro pedaggi: i sindaci verso la “protesta di popolo”

Sindaci e rappresentanti istituzionali di Abruzzo e Lazio pronti alla protesta contro il silenzio del ministero delle Infrastrutture e contro il caro pedaggi.

Si tornerà a protestare contro il Governo, ma questa volta con una manifestazione “di popolo”, non istituzionale, rumorosa, che coinvolga le comunità. E’ quanto deciso dalla rappresentanza di sindaci e rappresentanti istituzionali delle città e dei territorio abruzzesi e laziali attraversati dalle autostrade A24 e A25, che da quasi un anno aspettano un piano strutturato che blocchi l’anomalia degli aumenti dei pedaggi autostradali e che porti avanti il progetto di messa in sicurezza di un’infrastruttura che attraversa uno dei territorio più sismici d’Italia.

Ieri la delegazione di sindaci e istituzioni ha aspettato per ore davanti alla sede del Mit, a Roma, che il ministro Danilo Toninelli li ricevesse, un tira e molla che si è concluso con un nulla di fatto e i sindaci che hanno simbolicamente riconsegnato le loro fasce tricolori, lasciate appese davanti al ministero. Il ministro, hanno denunciato i primi cittadini, ha disatteso l’impegno assunto nei giorni scorsi, quando aveva chiesto che la protesta indetta per il 31 ottobre fosse annullata in attesa di un incontro risolutore. Ora si punta dritti alla protesta e già i sindaci si riuniranno martedì 20 alle 18 nella sede del Comune di Carsoli per organizzare una manifestazione che coinvolga quanto più popolazione possibile.

Ai sindaci ieri ha risposto il ministro Toninelli, che in una nota ha spiegato:

Si sottolinea che il Ministro ha già incontrato in precedenza i sindaci di Abruzzo e Lazio, i quali, peraltro, hanno avuto e continuano ad avere una interlocuzione continua con gli uffici del Mit. Il dialogo, ad ogni modo, resta sempre aperto nel reciproco rispetto istituzionale e, si auspica, scevro da alcuna strumentalizzazione politica.

Un dialogo – a quanto pare – ancora tutto da costruire.

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