Regione, confronto e ascolto per il nuovo Piano Sociale

I rappresentanti delle principali aziende per i servizi alla persona  (ASP) sono intervenuti stamani a Pescara per un primo momento di ascolto e confronto sul Nuovo Piano Sociale della Regione Abruzzo.

A disposizione della nuova “infrastruttura sociale” ha sottolineato l’ Assessore regionale alle Politiche sociali, Piero Fioretti, “ci sono 300 milioni di euro. Le aziende servizi alla persona, ha aggiunto ancora Fioretti, dovranno essere al centro del nuovo Piano sociale in modo da essere da supporto a comuni e ambiti sociali”.

Nel corso dell’ incontro, convocato stamani presso l’ Aurum di Pescara, sono state indicate le linee macro per orientare il nuovo percorso. Il finanziamento nazionale e regionale ammonta a oltre 47 milioni di euro.  Con il nuovo Piano Sociale, è stato detto ancora si vuol mettere a contatto tutte le realtà territoriali che operano in ambito sociale per razionalizzare le risorse e fornire servizi sempre più rispondenti alle attese degli utenti. Quattro i progetti già finanziati ma l’ auspicio e quello di trovare una collaborazione fattiva anche con le realtà non ammesse in questa prima fase.

“Esiste la volontà politica, ha aggiunto ancora l’ assessore Fiopretti,  di dare un rinnovato ruolo a queste aziende pubbliche, a completamento di un processo partito con la legge del 2011 che da Start Up innovative in materia di erogazione di servizi li trasformi in vere e proprie imprese sociali”.

L’obiettivo principale di Agorà Abruzzo Spazio Incluso, l’ apposito bando europeo, è quello di promuovere e sostenere progetti di innovazione sociale e, in particolare, la realizzazione di centri di aggregazione sociale per l’erogazione di servizi sociali, educativi e per il lavoro. In Abruzzo si registrano ancora numeri elevati di adolescenti, giovani e famiglie in situazione di povertà educativa, culturale e sociale. Sono stati attivati progetti innovativi rivolti ai giovani a rischio di dispersione scolastica ed esclusione sociale, che vedano il coinvolgimento di partenariati tra pubblico-privato e privato sociale. Da qui l’idea che sostiene l’avviso Fse di agevolare la progettazione e l’avvio sperimentale di almeno quattro centri di aggregazione sociale e di servizi sociali, educativi e per il lavoro, capaci di auto sostenersi nel medio periodo senza bisogno di risorse pubbliche aggiuntive. Al bando hanno partecipato Ambiti distrettuali sociali, Comuni, Fondazioni, Onlus – Organizzazioni senza scopo di lucro, altri soggetti del terzo settore, organizzazioni datoriali e sindacali, Unioncamere, imprese, agenzie di servizi e comunicazione, organismi di formazione accreditati dalla Regione Abruzzo.