Abruzzo, il concorso Arta in tribunale

Tribunale-Pescara

Abruzzo, il concorso Arta in tribunale. Oggi a Pescara fasi preliminari del processo sulla presunta alterazione di gare e concorsi Arta.

Nell’aula del tribunale di Pescara sono state ammesse le prove ed è stata programmata l’audizione dei testimoni.Il procedimento scaturisce da un’inchiesta del 2012, in seguito alla quale finirono ai domiciliari l’ex direttore generale dell’ente Antonio Fernandez, imputato insieme all’ex presidente dell’ordine degli avvocati di Chieti Pierluigi Tenaglia, all’ex direttore del distretto provinciale dell’Arta di Pescara Angela Del Vecchio, al membro della commissione del concorso contestato Nicola Colonna, al candidato al posto di lavoro Domenico Pellegrini e all’allora dipendente dell’Arta Ernesto D’Onofrio. Oggi il presidente del tribunale collegiale di Pescara, Carmine Di Fulvio, ha respinto l’eccezione relativa all’utilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche avanzata dai legali di Fernandez e Tenaglia. Pertanto le intercettazioni sono state ritenute ammissibili, salvo verifica dei costi. Formalizzata anche l’ammissione delle prove. Il calendario stilato per fissare le audizioni dei testimoni, circa una ventina, va dal 22 novembre (accusa) al 28 e 29 dello stesso mese (difesa). Il Pm Gennaro Varone ritiene che il concorso per un posto da perito elettrotecnico all’Arta, stipendio circa 1.200 euro mensili, sarebbe stato truccato in ogni passaggio. In pratica Fernandez e la Del Vecchio avrebbero costituito una commissione compiacente grazie alla quale sarebbero state rivelate le soluzioni delle tracce ad un candidato. Da chiarire anche la modalità di affidamento del patrocinio legale dell’ente. Fernandez, Del Vecchio, Pellegrini e Colonna sono accusati, in concorso tra loro, di rivelazione di segreti di ufficio e falso. il primo deve rispondere anche di tentata concussione, abuso in concorso, corruzione e turbativa d’asta. Tenaglia è accusato di corruzione e turbativa d’asta, D’Onofrio di favoreggiamento.