L’Aquila, tasse da restituire: pressing sui parlamentari abruzzesi

Arrivato ieri in extremis e nelle ore caotiche della nascita del nuovo Governo la firma del decreto contenente una proroga di 6 mesi alla scadenza prevista per il recupero delle imposte e dei contributi sospesi nei territori del Centro Italia colpiti dal terremoto.

Un decreto a firma del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che fa tirare un sospiro di sollievo alle comunità colpite dal sisma del 2016 e del 2017. Ma che non include l’altra grande questione, quella della restituzione delle tasse sospese alle imprese per alcuni mesi all’indomani del sisma del 2009 e che ora l’Europa vuole vengano restituite perché ritenute aiuti di Stato.

Un centinaio di milioni di euro più more e interessi, un capitale che – tolto a un territorio già provato dalla crisi economica – ne sancirebbe il definitivo impoverimento. Sono già decine le imprese che hanno già ricevuto le cartelle esattoriali dopo la nomina della commissaria straordinaria incaricata della riscossione Maria Teresa Calabrò. Subito dopo la firma del decreto è arrivato ieri in serata l’appello del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi

Affinché i Parlamentari abruzzesi ora siano firmatari di un provvedimento di modifica al Decreto, che contenga le misure urgenti per L’Aquila.

La risposta non tarda ad arrivare. Primo a parlare è il senatore di centrodestra Gaetano Quagliariello leader di ‘Idea’, per il quale:

Il decreto varato dal Consiglio dei ministri in materia di terremoto è lo strumento parlamentare ideale per introdurre, attraverso un emendamento in sede di conversione in legge, una misura che risolverebbe gran parte dei problemi causati dalla procedura di infrazione europea.

Dello stesso avviso anche il deputato di Forza Italia Antonio Martino:

Mi farò promotore di una mozione trasversale per risolvere, in qualsiasi modo, il problema della restituzione delle tasse post-sisma.

E ricorda, Martino, che Forza Italia è già al lavoro per creare una rete dei parlamentari di tutte le regioni vittime di terremoti per mettere finalmente mano a una normativa nazionale unitaria su sisma e calamità naturali. Intanto anche il centrosinistra a lavoro per trovare una soluzione tecnica prima di un eventuale ritorno al voto a luglio.