L’Aquila, ricostruzione: palazzo “ostaggio” di un cantiere

Il cuore cittadino dell’Aquila rinascerà più bello e più sicuro di prima. Ma dietro al pullulare di cantieri che simboleggia la vitalità della ricostruzione, spesso si nascondono criticità, ostacoli, problemi che spuntano ogni giorni in un contesto di ricostruzione unico al mondo e dunque davvero complesso.

E così, capita anche che un palazzo perfettamente ricostruito, pronto per essere riabitato dai suoi inquilini che aspettano da anni, resti ostaggio di un cantiere. E’ lo strano caso di un edificio di via Costa Due Stelle, strettissimo vicolo della più grande via Fortebraccio, “ostaggio” – si fa per dire – di un altro grande cantiere, proprio dirimpetto. Il peccato originale sta nella tempistica sballata: quando si è concluso un cantiere, è partito l’altro.

E così, il palazzo resterà chiuso – probabilmente- ancora per anni. Perché in quello stretto vicolo, con le impalcature non è possibile farci passare nemmeno un frigorifero. Perché? Per quali motivi? Lentezze nella consegna dei progetti di ricostruzione o delle solite integrazioni ai progetti, per esempio. E poi, come si potrebbe vivere in mezzo a polvere, rumore, strade bloccate?

Il servizio del Tg8