L’Aquila, cimitero monumentale: ancora tante “zone rosse”

Il cimitero monumentale dell’Aquila ancora in attesa dei lavori di ricostruzione post-sisma. Pronto l’appalto per abbattere il cosiddetto “ecomostro”.

A gennaio l’annuncio che, con un impegno economico di 250mila euro, l’edificio incompiuto nel cuore del cimitero monumentale dell’Aquila, un vecchio “ecomostro” costruito 30 anni fa e mai completato, sarebbe stato abbattuto. Per l’amministrazione Biondi uno scempio da eliminare, troppo offensivo agli occhi dei parenti dei defunti, all’interno di un cimitero che porta ancora le ferite del terremoto. L’opera avrebbe dovuto ospitare 2mila loculi e invece è diventato un esempio tutto aquilano di incompiute.

Ma la struttura da abbattere, a distanza di quasi un anno dall’annuncio, è ancora lì. Tutto fermo al cimitero monumentale sia sul fronte della ricostruzione sia su quello delle opere pubbliche. A riportare l’attenzione sullo stato di degrado in cui versa il cimitero monumentale dell’Aquila in realtà sin dagli anni dell’immediato post-sisma, è un video virale dal titolo “500 giorni dopo”, realizzato dalle opposizioni del Partito democratico in Consiglio comunale, fatto circolare proprio nei giorni in cui si commemorano i morti. Le immagini sono quelle girate durante una diretta Facebook registrata a ridosso delle elezioni del 2017 dal sindaco Pierluigi Biondi : al centro della denuncia del sindaco, l’incuria in cui la passata amministrazione aveva lasciato il cimitero monumentale.

Al di là delle responsabilità – in questo caso condivisibili tra vecchia e nuova amministrazione – una situazione per nulla cambiata dopo un anno e mezzo. La ricostruzione delle parti danneggiate dal sisma è ancora ferma, le transenne che vietano l’accesso sono ancora lì, così come anche i loculi semiaperti e le lapidi in mille pezzi a terra e la parte più antica del cimitero inagibile e dunque zona rossa invalicabile. Qualcosa dovrebbe cambiare nelle prossime settimane, perché “la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di abbattimento del cosiddetto “ecomostro” del cimitero è pronta”, come spiega l’assessore all’Ambiente Emanuele Imprudente. Mentre verrà abbattuta – anche se non si sa ancora quando – la parte pericolante adiacente al monumento dei Nove Martiri. Al suo posto dovrebbe sorgere un nuovo loculario.

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