Cgil, Camusso: “Serve una legge unica per il terremoto”

Ci sono 108 vertenze industriali in Abruzzo, migliaia di posti di lavoro a rischio, esercizi commerciali che chiudono i battenti ogni giorno, Comuni a rischio spopolamento.

Le aree interne dell’Abruzzo non riescono ad agganciare la ripresa economica che gli indicatori individuano per la costa e per le città. Di questo si è parlato al convegno sui 110 anni della Cgil che ha visto la partecipazione questa mattina, anche del segretario nazionale Susanna Camusso.

Bisogna cambiare l’approccio anche della politica rispetto alle istanze delle aree interne abruzzesi, dall’Alto Sangro al Chietino, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli: “Occorre una norma che consenta che i servizi non si diano in ragione della demografia”, che penalizza i piccoli Comuni. A fare il punto sulla situazione di depressione economica dell’Abruzzo interno è il segretario provinciale aquilano della Cgil Umberto Trasatti.

Camusso – che ha visitato L’Aquila più volte dal 2009 – ha ribadito la necessità per il Paese di dotarsi di una legge unica per la gestione del post-terremoto.

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