Campotosto, visita della ministra Trenta. Polemiche con i giornalisti

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta visita il Comune di Campotosto per ricevere la cittadinanza onoraria. Al termine della cerimonia.

Esattamente due anni fa Campotosto ha avuto il suo vero terremoto. Più duro di quello che nel 2009 ha messo in ginocchio il capoluogo di regione, colpendo quasi 200 Comuni in tutto Abruzzo. Ultimo borgo della provincia dell’Aquila arroccato sull’Alta Valle dell’Aterno, a Campotosto oggi si leccano ancora le ferite di un emergenza senza precedenti, con la congiuntura maledetta tra sisma e maltempo che dette il colpo di grazia a una comunità già in difficoltà per quell’inarrestabile processo di spopolamento che – sisma o no – attanaglia i centri montani dell’Appennino.

Proprio oggi, a memoria di quel giorno e come riconoscimento dell’aiuto fondamentale, il Comune ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all’Esercito italiano e ai suoi uomini impegnati nell’Operazione Sabina. A ricevere l’onorificenza è stata la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. La ricostruzione è al palo, come spiega il sindaco Luigi Cannavicci, soprattutto quella pubblica.

Abbiamo difficoltà ad appaltare le opere pubbliche – spiega Cannavicci – non abbiamo risposte dalla centrale unica di committenza e siamo bloccati a causa della burocrazia.

Il Comune non ha la sede comunale, non ha l’ambulatorio medico, non ha sedi per l’associazionismo, non c’è personale, manca un segretario comunale.

“Il Governo deve continuare a impegnarsi, dev’essere costante nella ricostruzione – ha detto la ministra – Abbiamo un Paese molto fragile, e laddove il Paese è fragile anche la popolazione lo è. C’è bisogno di resilienza, di capacità di resistere all’emergenza e di rimettersi in piedi”.

Polemiche al termine della cerimonia con il portavoce della ministra, che ha impedito ai giornalisti di poter intervistare Elisabetta Trenta. Niente punto stampa, niente domande, che i giornalisti avrebbero dovuto concordare parola per parola.