L’Aquila, Intecs: contro i ‘licenziamenti illegittimi’ i lavoratori sperano nei giudici (Video)

Un barlume di speranza per i ricercatori licenziati dalla Intecs arriva dall’udienza che si è tenuta la settimana scorsa al tribunale dell’Aquila. Entra nel vivo la battaglia legale avviata dagli ex lavoratori contro l’azienda che li ha mandati a casa a dicembre, pochi giorni prima di Natale.

La giudice Annamaria Tracanna ha acquisito le prove documentali e si sta riservando di decidere se ascoltare o meno testimoni. Decisione che prenderà nelle prossime ore. Una udienza attesa da mesi dai circa 70 ex dipendenti del centro di ricerca nato sulle ceneri della Technolabs in quello che era il polo elettronico più grande della regione e del Centro Italia, e di cui si attende la sentenza davvero in tempi rapidi: probabilmente già a settembre.

Tre i fronti giudiziari su cui il pool di legali che segue la vertenza intende attaccare la Intecs, che conta sedi in tutta Italia, ma soltanto per quella aquilana ha avviato da anni una inspiegabile – a detta dei lavoratori – battaglia di depauperamento che ha portato, infine, alla chiusura: quello del licenziamento illegittimo e della non erogazione del Tfr e delle indennità di preavviso. A proprio favore la Intecs fa leva sull’infungibilità dei lavoratori: ossia sul loro utilizzo strettamente legato all’impiego per il quale erano stati assunti.

Circostanza invece confutata dagli ex dipendenti che ritengono di aver lavorato anche in altri settori, come spiega la segretaria provinciale della Fiom Cgil Elvira De Sanctis.

E intanto questo è il sesto mese di presidio dei ricercatori Intecs davanti alla sede della giunta regionale

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Il servizio del Tg8