L’Aquila, rapporto economico Banca d’Italia: l’Abruzzo cresce poco

foto di Marianna Gianforte

Un’economia tra luci e ombre quella abruzzese del 2018 fotografata dall’ultimo rapporto economico della banca d’italia presentato al Gssi.

Un’economia che ancora stenta a dirsi del tutto fuori dalla lunga onda della crisi economica partita nel 2008, dopo 10 anni quella crisi fa ancora sentire le sue conseguenze. Così come pesano le incertezze a livello italiano ed europeo. Nel 2018 il PIL abruzzese è cresciuto di mezzo punto percentuale ossia un terzo dell’espansione registrata nell’anno precedente. A indebolirsi è stata particolarmente l’industria ma anche il terziario.

È diminuito anche il fatturato delle imprese mentre qualche risultato in più è stato portato a casa dalle aziende che hanno una maggiore propensione all’export. Migliora leggermente l’occupazione, soprattutto quella dipendente e l’aspetto più importante, quello che genera speranze per il futuro, è che a crescere è l’occupazione soprattutto giovanile. A fare il punto del quadro economico abruzzese è la nuova responsabile della filiale regionale della banca d’italia, che ha sede a l’aquila, Dealma Fronzi.

“Sono emozionata”, ha detto Fronzi arrivata a L’Aquila da pochi giorni, avendo ricevuto il nuovo incarico da giugno.

Il mio è un ritorno in città – ha aggiunto – avendo lavorato qui già negli anni ottanta, e sono felice di trovare una città cambiata in meglio, e che saputo rialzarsi dopo il terremoto.