Pescara, Unione Inquilini e PRC intervengono sull’emergenza abitativa

L’ Unione Inquilini di Pescara ed i rappresentanti di Rifondazione Comunista hanno presentato alcune proposte per fronteggiare l’ emergenza abitativa. Troppe persone senza casa e troppe case senza persone. Ottobre mese di mobilitazione contro gli sfratti.

In Abruzzo, ha sottolineato Walter Rapattoni della Segreteria Nazionale dell’ Unione Inquilini, è urgente assegnare gli alloggi per contrastare la precarietà abitativa. Nel 2018, è stato sottolineato, sono state oltre 56.000 le sentenze di sfratto emesse a livello nazionale, oltre 30.000 gli sfratti eseguiti con forza pubblica, oltre 118.00 le richieste di esecuzione presentate da ufficiali giudiziari. Assistiamo ad una lieve riduzione complessiva degli sfratti ma la situazione resta incandescente e restano inesistenti le politiche abitative, Urgente e improrogabile un piano strutturale che aumenti l’offerta di alloggi a canone sociale attraverso il recupero e l ’autorecupero degli immobili pubblici e privati inutilizzati nelle nostre città. Il 2017, ha sottolineato Viola Arcuri di Rifondazione Comunista,  è stato l’ anno nero per gli sfratti in Abruzzo con Pescara divenuta un vero e proprio caso nazionale. Nel corso del 2018 si è registrata una riduzione sia dei provvedimenti di sfratto che delle richieste di esecuzione. Nel teramano la situazione più drammatica. Grazie ad un ‘ indagine dell’ Unione Inquilini, ha sottolineato ancora Rapattoni, è emerso che presso la cassa depositi e Prestiti complessivamente giacciono inutilizzati 970 milioni di euro  dei fondi Gescal destinati alla realizzazione degli alloggi popolari. La Gescal è stato ricordato è stata soppressa nel 1992. L’ Unione Inquilini e Rifondazione Comunista hanno rilanciato la proposta di riutilizzo degli immobili pubblici e privati ad uso abitativo, attraverso il recupero e l’ autorecupero. Servono azioni concrete, è stato detto infine, introducendo una tassazione fortissima e progressiva per gli immobili sfitti, con la possibilità per i sindaci di poter attivare lo strumento della requisizione nelle situazioni di più acuta sofferenza abitativa, graduatorie comunali per il passaggio da casa a casa e la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico.