L’Aquila, la storia della Dama della Bolla diventa una favola

La storia della Dama della Bolla diventa una favola per bambini. E’ l’idea di due giovani imprenditrici aquilane che da un anno lavorano intorno a un progetto particolare: evidenziare, fa conoscere, portare alla ribalta il ruolo delle donne nella crescita dell’Aquila

La città che ha accolto il primo Giubileo della storia, la terra di Celestino V, il papa eremita che volle salvare tutti peccatori con l’apertura della Porta Santa della basilica di Collemaggio. Francesca Ciccone e Laura Tinari (progetto “Le Dame”) hanno scavato al di là delle trame ufficiali della storia, dando un volto alle donne lavoratrici e popolane come le raccoglitrici di zafferano e le artigiane del tombolo aquilano, ma anche più nobili, come la dama della Bolla, figura sospesa tra storia e fantasia, colei che porta tra le sue mani la bolla del Perdono di Papa Celestino da palazzo di città alla basilica nel giorno del corteo della Perdonanza, il 28 agostto di ogni anno, come avviene da secoli.

Le tre figure sono diventate un nuovo brand aquilano. La Dama diventa storia per bambini. Un racconto favoloso che porta con sé, però, anche elementi reali e avvicina il mito della donna simbolo della città ai bambini. “Vogliamo rendere la Dama la ‘Giulietta’ dell’aquila” – spiega una delle ideatrici del progetto, Tinari. Una storia pensata proprio per i bambini, ma ora è già allo studio una collana dedicata alla Dama.

Il servizio del Tg8: