L’Aquila: ricorso al Tar per riconteggio delle schede

Ricorso al Tar di alcuni consiglieri comunali de L’Aquila per impugnare l’atto di proclamazione degli eletti. Chiesto il riconteggio delle schede.

Sono dieci i seggi i cui verbali elettorali non fanno tornare i conti. I ricorrenti sono assistiti dall’avvocato aquilano Claudio Verini, che la settimana scorsa ha depositato il ricorso elettorale alla segreteria del Tar dell’Aquila. Ricorso prettamente tecnico, che nulla ha a che fare con posizioni politiche, “volto – spiega il legale – a ottenere la verifica dei risultati delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, con riferimento agli effettivi voti ottenuti dalle liste che hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Americo Di Benedetto”, le cui liste hanno ottenuto il 50,96 per cento al primo turno, ma risultato sconfitto al ballottaggio.

Motivazioni assolutamente “non politiche”, rimarca l’avvocato Verini al quale fanno eco gli esponenti del centrosinistra cittadino, né tanto meno il ricorso vuole negare la volontà espressa dagli elettori con il voto. Al contrario, i firmatari del ricorso (dieci le firme raccolte) hanno sottoposto all’avvocato i verbali di alcune sezioni elettorali, per verificare eventuali “incongruenze e imprecisioni che – spiega Verini – se effettivamente sussistenti, potrebbero restituire una espressione della volontà degli elettori differente rispetto a quella consacrata nel verbale di proclamazione degli eletti”. In caso di accoglimento del ricorso, che stando a diverse sentenze già avvenute in Italia sarebbe comunque da escludersi in nome della governabilità, si avrebbe la cosiddetta anatra zoppa: un sindaco e un’amministrazione senza maggioranza in Consiglio comunale. L’udienza del Tar è stata fissata all’8 novembre prossimo.

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