L’Aquila, terremoto: danni anche a Scuola Finanza

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Non solo crolli e cedimenti, crepe che si allargano negli edifici in zona rossa. Danni anche alla scuola della Guardia di Finanza.

Segnalazioni di danni e richieste di verifiche arrivano alla Protezione civile regionale – tramite una scheda che viene compilata al Coc, il Centro operativo comunale – anche dai proprietari o dai tecnici incaricati dei progetti per diversi edifici privati non ancora interessati dai lavori di ristrutturazione. Il cui caso più eclatante è l’edificio conosciuto come palazzo del benzinaio in via XX Settembre. Ai quali si aggiungono: le lesioni in alcune aule degli istituti scolastici del Liceo Classico Cotugno e dell’Alberghiero (nel primo istituto è previsto per oggi pomeriggio un sopralluogo dei tecnici della sezione emergenze e rischio della Protezione civile regionale, con il dirigente Antonio Iovino), nel complesso commerciale “Panorama”, alla periferia ovest della città, e le diverse segnalazioni dalla Curia per chiese e case canoniche che avrebbero subìto piccoli – apparentemente piccoli – danni. L’ultimo forte terremoto che domenica scorsa ha messo in ginocchio decine di borghi al confine con quattro regioni del centro Italia, tra cui tanti anche in Abruzzo – Teramo, L’Aquila, Pescara per lo più – ha lasciato un segno anche all’Aquila e nel suo territorio, con danni che si soprappongono a quelli del sisma del 2009. Le verifiche sono ancora in corso, procedono in realtà a rilento, sia perché L’Aquila è la meno colpita dal terremoto del 30 ottobre e le priorità sono ora altrove, sia perché manca il personale tecnico che faccia i rilievi (la protezione civile, ad esempio, può contare soltanto su 15 agibilitatori).

Richieste di sopralluoghi stanno comunque arrivando al Comune, che via via le trasmette alla Protezione civile regionale. La quale domani, oltre che alle scuole, farà verifiche anche alla Scuola della Guardia di Finanza e alla Caserma dei carabinieri di via Beato Cesidio, da cui sono arrivate segnalazioni di danni alle strutture. Non è ancora chiaro se ci siano stati danni causati dall’ultima scossa di Norcia anche in abitazioni già ristrutturate: lo si saprà a stretto giro, ma in quel caso sarebbe non solo il colmo, ma anche qualcosa di estremamente grave, perché starebbe a significare che i lavori sono stati fatti male. Una conclusione che nessuno si augura e che aprirebbe scenari diversi sconfinanti forse in veri e propri reati. A segnalare danni nell’Aquilano sono soprattutto i Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno, Montereale, Campotosto e Capitgnano i più colpiti: quando è arrivata la scossa di domenica i tecnici erano a buon punto con le verifiche, da quel giorno si è dovuto ricominciare tutto da capo.

Il Servizio del Tg8: