L’Aquila, Dea di 2° livello: verso la richiesta di una deroga al decreto Lorenzin

Consiglio comunale congiunto questa mattina all’emiciclo tra l’assise dell’Aquila e quella di Teramo. Un’assemblea per discutere le future azioni per la costituzione del Dea di 2° livello tra gli ospedali delle due città.

L’Abruzzo, secondo la legge Lorenzin, potrebbe avere al massimo due Dea di secondo livello. Mentre, però, il percorso di funzionalizzazione degli ospedali di Chieti e Pescara come hub di secondo livello sta andando avanti, è in alto mare il lavoro della commissione che era stata incaricata di verificare la fattibilità di una funzionalizzazione degli ospedali dell’Aquila e di Teramo. Di qui la decisione dei sindaci Pierluigi Biondi e Gianguido D’Alberto di convocare un Consiglio comunale congiunto. E al centro della discussione oggi all’emiciclo, la bozza del documento in cui si chiede al governo una deroga alla normativa vigente, quindi al decreto Lorenzin, e la realizzazione di tre hub di secondo livello, uno sulla costa, uno a Teramo e l’altro all’Aquila.

Sulla questione è intervenuto anche l’ex sindaco dell’Aquila, ed ex responsabile sanità del Pd, Massimo Cialente. Per il quale chiedere una deroga al decreto è un grave errore.

Al contrario – ha detto Cialente – bisognerebbe chiedere alla Regione di accelerare sulla funzionalizzazione del Mazzini e del San Salvatore e spingere verso un Dea funzionale di secondo livello tra L’Aquila e Teramo, con una stretta collaborazione tra le due Asl e l’Università, già presente nei due nosocomi.

I Dea di secondo livello, previsti per una popolazione minima di 600mila abitanti – ha spiegato Cialente – richiedono la presenza di tutti i reparti di alta specialità. In Abruzzo, nessuno dei quattro ospedali provinciali, ad oggi, ha i requisiti completi per configurarsi come hub di secondo livello: i reparti super specialistici, infatti, sono distribuiti sulle quattro province. Poiché siamo 1.300.000 abitanti, è possibile istituire uno o massimo due Dea. La proposta che feci come sindaco, nel momento in cui si pose il problema, è l’unica politicamente, scientificamente, organizzativamente, efficacemente ed efficientemente praticabile: la creazione di due Dea di secondo livello funzionali, vale a dire uno sull’area Chieti-Pescara, l’altro su L’Aquila-Teramo. La giunta D’Alfonso accettò questa proposta ed istituì due commissioni: quella relativa alla costa si è conclusa positivamente, il Dea di secondo livello si farà sui due ospedali di Chieti e Pescara. La commissione per Teramo e L’Aquila, invece, si è riunita una sola volta.

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