Bombardamenti, “Pescara ha Memoria”

Il 31 Agosto 1943 rappresenta una data fondamentale per la città di Pescara: con il primo bombardamento, che causò morte e danni permanenti anche nelle coscienze dei suoi cittadini.

Le illusioni alimentate da un ventennio di propaganda tramontarono definitivamente per lasciare posto alla consapevolezza che il regime fascista non era in grado di garantire la sicurezza dei confini nazionali né l’incolumità della popolazione né, infine di tenere lontana la guerra dalle nostre case. Così il Presidente dell’ ANPI di Pescara, Nicola Palombaro nel presentare la manifestazione “Pescara ha Memoria” organizzata in collaborazione con l’ associazione FIAB Pescara Bici. Quest’ anno, ha sottolineato Palombaro non potremmo camminare al fianco della Amministrazione Comunale di Pescara, come negli anni passati, in quanto la proposta di collaborare a titolo gratuito  all’ organizzazione dell’ evento è stata declinata, preferendo ricondurre l’ intera fase organizzativa all’interno di Palazzo di Città. Una scelta che ha innescato una serie di polemiche non solo politiche. Come lo scorso anno l’ ANPI, ha ricordato il Presidente Palombaro intervenuto insieme al vice Presidente, Walter Rapattoni, in collaborazione con la FIAB Pescara Bici e con il Patrocinio della Provincia di Pescara, ripropone la “Pedalata della Memoria”, nel corso della quale il Maestro Mario Massari darà voce a protagonisti e testimoni dell’ epoca leggendo brani di Giuseppe Berto, cresciuto dal fascismo al quale aderì convintamente, ed Alessandro Santoro, internato militare in Germania, ideologicamente lontano dal regime, i quali raccontano il loro travaglio interiore partendo da posizioni e condizioni differenti.

Acerbo, contro Anpi apologeti fascismo. Leader Rifondazione, fu Mussolini a portare Italia in guerra.

“L’Anpi può essere considerato di parte solo da nostalgici o apologeti del fascismo e il vero problema politico è che il centrodestra ha problemi a dichiararsi antifascista e a prendere definitivamente le distanze dal regime, riconoscendo come propria la vittoria delle forze democratiche sul nazifascismo”. Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, in merito alla decisione dell’amministrazione comunale di Pescara di escludere l’Anpi dall’organizzazione della commemorazione dei bombardamenti della città adriatica. “La responsabilità storica dei bombardamenti che colpirono la nostra città fu di chi portò l’Italia in guerra al fianco della Germania di Hitler, cioè di Mussolini e del fascismo – prosegue Acerbo -. La polemica contro l’Anpi purtroppo non è un fatto solo pescarese, per la destra italiana l’Anpi è di parte perché questa destra non si riconosce nella Resistenza e nell’antifascismo, cioè nelle radici della nostra democrazia”. Il leader di Rifondazione ricorda che “l’anno scorso il centrodestra era all’opposizione e boicottò la cerimonia perché l’Anpi co-organizzava col Comune, mentre ora è l’amministrazione comunale di centrodestra a escludere l’Anpi dall’organizzazione”. Inoltre mette in luce che “è di questi giorni la polemica del sindaco leghista di Ovindoli contro il cantautore Vecchioni, reo di avere cantato ‘Bella Ciao’ considerata canto di parte”. Infine Acerbo rimarca “che è priva di fondamento qualsiasi accusa rivolta all’Anpi di vicinanza al Pd” e ricorda come “nel referendum sulla Costituzione l’Anpi si schierò contro le modifiche proposte dal Partito Democratico e fu determinante nella sconfitta di Renzi”.

Bombardamento Pescara: Pagnanelli, rinnegata Costituzione. Sinistra Italiana: è squallida delegittimazione dell’Anpi

“Da anni si era instaurata una bella collaborazione all’insegna della memoria e della condivisione, inserendo l’Anpi, l’associazione dei partigiani, fra gli organizzatori della commemorazione, ma la destra preferisce nascondere e rinnegare la matrice antifascista della nostra Costituzione”. Così l’attuale consigliere del Pd ed ex presidente del Consiglio comunale di Pescara, Francesco Pagnanelli, commenta la decisione dell’amministrazione pescarese di escludere l’Anpi dall’organizzazione della cerimonia commemorativa del bombardamento del 31 agosto 1943. “Non collaborare con l’Anpi rientra nel loro squallido modo di fare, per delegittimare e cercare di riscrivere la storia a loro piacimento – attaccano Piepaolo Di Brigida e Daniele Licheri, rispettivamente segretario provinciale e segretario regionale di Sinistra Italiana -. Per noi è inaccettabile e il 31 saremo al fianco dell’Anpi perché senza memoria non c’è nessun futuro”. Il consigliere comunale del Pd, Mirko Frattarelli, aggiunge che “davanti a questi tristi accadimenti, un’azione intelligente, simbolica e provocatoria, sarebbe quella di donare all’amministrazione comunale libri di storia e testimonianze. Ci troviamo in un momento storico in cui è presente una nuova forma di resistenza, che non possiamo abbandonare – conclude Frattarelli -. Continueremo a combattere l’odio, l’intolleranza, l’ostilità e tutte le nuove forme di fascismo presenti nel nostro Paese”.

Bombardamento Pescara: Masci, è Anpi che divide, non noi.

“Spiace dover constatare come, ancora una volta, chi tenta di dividere la città in fazioni, su commemorazioni istituzionali che non hanno e non devono avere colore politico, sia l’Anpi con l’alleanza del Pd e della sinistra”. E’ la risposta in una nota del sindaco di Pescara Carlo Masci e del presidente Marcello Antonelli alle polemiche sollevate da Anpi e sinistra sull’evento promosso per ricordare i primi bombardamenti su Pescara. ”L’amministrazione comunale quest’anno ha semplicemente inteso re-istituzionalizzare un evento che appartiene a tutti, non ritenendo giusto ‘appaltare’ un anniversario di tale portata a una sola Associazione, ma facendosi capofila della sua organizzazione proprio per coinvolgere tutti. E l’Anpi è stata formalmente e opportunamente invitata a partecipare con i propri labari e gonfaloni, al pari di tutte le altre Associazioni Combattentistiche e d’Armi della nostra regione che hanno pari dignità e rilievo”. “Il 31 agosto non è una festa di partito e dunque è giusto, come abbiamo sempre sostenuto, che sia l’amministrazione al governo della città che organizzi le manifestazioni di ricordo – hanno sottolineato il Presidente Antonelli e il sindaco Masci -. Tra l’altro non si capisce perché l’Anpi dovrebbe avere il diritto di co-organizzare e parlare durante la commemorazione e altre associazioni no, non comprendiamo quale sia il diritto di primogenitura dell’Anpi rispetto a una manifestazione che intende solo rendere un doveroso omaggio ai nostri morti. Le accuse di revisionismo storico ci fanno sorridere: la parte legata alla ricostruzione di quanto accaduto il 31 agosto è stata appositamente affidata a uno storico, oltre che giornalista, di fama internazionale come Marco Patricelli, che Pescara si onora di avere tra i propri cittadini, che peraltro sull’argomento ha scritto un volume da oltre dieci anni in libreria, che vanta diverse edizioni e che è stato pure adottato come manuale nelle maggiori università italiane e non, un volume che forse Anpi e sinistra dovrebbero leggere prima di lanciarsi in ardite affermazioni. E parliamo di uno storico unanimemente apprezzato, tanto da essere stato invitato anche dall’ex sindaco, oggi senatore, Luciano D’Alfonso e dall’ex Presidente del Consiglio Gianni Melilla, entrambi Pd, a tenere le allocuzioni ufficiali durante le cerimonie istituzionali in Comune”. ”In ultimo – chiude la nota – è semplicemente imbarazzante sentir parlare di ‘epurazione’ per aver coinvolto il Conservatorio di Teramo anziché quello di Pescara: il Conservatorio pescarese è stato ufficialmente contattato tramite il Direttore Alfonso Patriarca il quale, trattandosi di un evento di fine agosto, a Conservatorio ancora chiuso, ha declinato la propria partecipazione avendo difficoltà oggettive nel reperire artisti. A quel punto, volendo promuovere un evento istituzionale con altre Istituzioni, e non con musicisti privati, ci siamo rivolti al Conservatorio di Teramo, che ha già ripreso le proprie attività”.