Trasporto pubblico: pochi ricavi, il governo multa la Regione

Una multa di 8 milioni di euro dal governo per gli scarsi ricavi e i troppi costi del sistema dei trasporti pubblici regionali. La notizia arriva oggi, a un giorno dall’approvazione in Commissione della legge regionale di riforma del sistema pubblico dei trasporti.

Legge che porta la firma del consigliere delegato Camillo D’Alessandro e che oggi approda in consiglio regionale, dove dovrà passare tra il fuoco incrociato delle opposizioni. Una legge che nelle intenzioni della maggioranza dovrebbe introdurre finalmente delle agevolazioni, ad esempio, c’è un milione di euro per esentare dal pagamento degli abbonamenti i ragazzi con un reddito familiare entro i 15mila euro; poi mezzo milione per abbattere del 50% il costo del trasporto pubblico per gli inoccupati e i disoccupati che partecipano a progetti di formazione, riqualificazione e inserimento nel mondo del lavoro. Un percorso tutto ancora da fare verso la razionalizzazione delle corse degli autobus sul territorio, mentre intanto aumentano le proteste degli utenti, lasciati a piedi da autobus sfasciati, e costretti a lunghe attese.

Le opposizioni sul piede di guerra puntano il dito proprio sugli aumenti dei biglietti (si parla della possibilità di aumentare al massimo, dunque del 15%) il costo dei biglietti, e sul taglio delle corse, e accusano il Governo regionale di “non farsi alcuno scrupolo quando si tratta di mettere mano alle tasche dei cittadini abruzzesi o quando si tratta di ridurre prestazioni o servizi essenziali”.

Il servizio del Tg8:

I lavori del consiglio regionale di oggi:

Intanto intorno alle ore 18 sono iniziati a palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila i lavori del consiglio regionale, l’ultima seduta prima della pausa estiva. La terza assenza consecutiva in aula  del presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso ha provocato la reazione dei partiti di opposizione. Il Movimento Cinque Stelle e di centrodestra hanno chiesto di posticipare la seduta.. In Consiglio è riemersa la questione del documento sulla sanità approvato nelle scorse settimane dal Consiglio regionale in cui la maggioranza di centrosinistra è andata sotto in un provvedimento che prevede la revoca del piano sanitario licenziato dalla Giunta regionale e alla base dei requisiti essenziali per l’uscita dell’Abruzzo dal commissariamento della sanità per il deficit a cui la regione e’ sottoposta dal 2007. Le opposizioni hanno incalzato il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ed hanno chiesto nuovamente che il documento non venga disatteso. Sull’assenza di D’Alfonso, Di Pangrazio ha spiegato di non avere potere.

I consiglieri regionali di Forza Italia e Abruzzo Futuro in una nota evidenziano che “dopo oltre 7 ore siamo riusciti, grazie al nostro fermo ostruzionismo, a ottenere l’impegno del presidente Di Pangrazio affinche’ convochi un’apposita Conferenza dei Capigruppo alla presenza del presidente D’Alfonso per affrontare un argomento al quale teniamo molto, ovvero il rispetto delle decisioni prese dall’Aula consiliare. Pretendiamo rispetto per tutti gli abruzzesi e per i consiglieri regionali che hanno approvato il documento presentato dal centrodestra con il quale si chiede la revoca del Decreto n.55 del 10 giugno 2016 e, in sostanza, si boccia in toto il piano sanitario varato dalla maggioranza di governo”. “Abbiamo utilizzato tutti gli strumenti a nostra disposizione, minacciando anche di presentare migliaia di emendamenti, se Di Pangrazio non avesse preso posizione nei confronti di D’Alfonso e della sua maggioranza che probabilmente hanno in spregio i principi basilari della democrazia. Oggi il presidente della Giunta regionale non era al suo posto, come spesso accade in questi ultimi tempi, dimostrando ancora una volta il suo disinteresse verso i componenti dell’Aula consiliare ma ora sara’ costretto a spiegare cosa intende fare a proposito del piano sanitario regionale. Intanto la palla passa al presidente del Consiglio al quale abbiamo ricordato in piu’ occasioni che il suo e’ un ruolo di garante di tutta l’Assise, non di una parte sola, e naturalmente vigileremo affinche’ mantenga gli impegni presi”.

Il Consiglio regionale ha rinviato l’intervento sulla legge 3/2014 sulla circolazione in boschi e pascoli che aveva suscitato forti timori soprattutto tra gli ambientalisti. In particolare, all’interno di un provvedimento che riguarda le aree protette e’ stato inserito un articolo che andrebbe a modificare il comma 7 dell’art. 45 della legge 3/2014 riguardante la circolazione su strada e fuori strada in montagna. Il Wwf ed altre associazioni ambientaliste aveva chiesto a tutti i consiglieri di non votare l’art. 2 del progetto di legge 251 e di dare invece piena operativita’ alla legge regionale n. 3/2014,

AGGIORNAMENTO: APPROVATI I PROVVEDIMENTI SUI TRASPORTI:

Approvata, nella notte, la legge che riordina il settore della Protezione Civile regionale e prevede iniziative di supporto per favorire il risanamento dell’ATER di Chieti. In materia di trasporti è stata licenziata la legge che rimodula i piani tariffari TUA (Società Unica Abruzzese di Trasporto) e riorganizza le tratte del trasporto pubblico su gomma. L’Aula ha, inoltre, approvato a maggioranza la legge sulla panificazione in Abruzzo e il progetto di legge che disciplina il procedimento semplificato per l’approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici comunali. Licenziata, a maggioranza, anche la legge che introduce disposizioni urgenti in materia di settore agricolo.