Tribunali a rischio in Abruzzo, M5S chiede proroga

Tribunali a rischio in Abruzzo, chiesta proroga dal Movimento 5 Stelle. Il senatore Castaldi conferma il deposito di un emendamento al ddl Milleproroghe in discussione da oggi in Commissione Affari costituzionali al Senato.

La proposta avanzata da Castaldi prevede la proroga di ulteriori tre anni delle sedi distaccate dei Tribunali di Lanciano, Avezzano, Vasto e Sulmona.

“Stante la persistente condizione di inagibilità delle sedi dei Tribunali dell’Aquila e di Chieti – spiega Castaldi – la proposta prevede la proroga di ulteriori tre anni del mantenimento e del funzionamento delle sedi distaccate dei tribunali di Lanciano, Avezzano, Vasto e Sulmona. È bene sottolineare che il nostro emendamento è un primo passo, ma è strettamente necessario e funzionale a evitare la chiusura dei tribunali e iniziare una vera discussione per la riorganizzazione delle sedi giudiziarie in Abruzzo. L’approvazione di questo emendamento, sul quale chiamiamo a dichiararsi disponibili e convergenti tutti i parlamentari abruzzesi a partire dal sottosegretario Chiavaroli, mira a garantire garantire la continuità e il funzionamento della giustizia per i cittadini abruzzesi, posta la mancanza di politiche adeguate di questo Governo e del proprio ministro della Giustizia per rafforzare le sedi giudiziarie e lo stanziamento di adeguate risorse. Come promesso depositiamo un emendamento al ddl Milleproroghe, da oggi in discussione in Commissione Affari Costituzionale al Senato. Il Ministero contraddice se stesso, come dimostra la lettera inviata ai Presidenti e Procuratori della Corte di Cassazione, della Corte d’Appello e dei Tribunali. La lettera annuncia finanziamenti, tramite programmazione Fondi Strutturali 2014-2020, utili ad istituire Uffici di Prossimità mentre, mentre – e qui l’ossimoro – si chiudono Tribunali con storie centenarie. E’ bene comunque sottolineare che il nostro emendamento è un primo passo ma è strettamente necessario e funzionale ad evitare la chiusura dei Tribunali indicati e iniziare una vera discussione per la riorganizzazione delle sedi giudiziarie in Abruzzo”.