Pescara: povertà, quasi in 3.500 alla Caritas

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Rapporto povertà: quasi 3.500 persone si sono rivolte alla Caritas di Pescara, sempre più Italiani per lo più tra i 35 e i 54 anni. Oltre all’indigenza c’è anche il dramma della solitudine.

E’ stato pubblicato, ieri, Giornata internazionale di lotta alla poverta’, il Rapporto 2016 sulla poverta’ e l’esclusione sociale in Italia da Caritas Italiana (www.caritas.it). “Vasi comunicanti” si intitola il documento di quest’anno a sottolineare la stretta correlazione tra la situazione italiana e quel che accade alle porte dell’Europa. Per la prima volta in Italia la poverta’ assoluta, che ha raggiunto i picchi piu’ alti degli ultimi dieci anni, colpisce maggiormente giovani in cerca di lavoro e adulti rimasti senza impiego. Tra i 4,6 milioni di poveri assoluti il 10,2% sono nella fascia d’eta’ tra i 18 e i 34 anni. Sono 3482 le persone, sempre più italiane, che si sono rivolte alla Caritas di Pescara.

“Un dato che colpisce particolarmente – afferma don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana Pescara-Penne – ma che si discosta dal trend della nostra diocesi che vede la fascia 35-54 anni come la piu’ incontrata presso il Centro d’Ascolto”. In contemporanea all’uscita dei dati nazionali, infatti, sono pubblici anche quelli relativi al territorio diocesano che raccontano come la poverta’, oggi, sia sempre piu’ multiproblematica. Nel documento locale “Emmaus” si attesta, inoltre, una sostanziale parita’ tra uomini e donne che si rivolgono ai centri d’ascolto cosi’ come e’ un dato la presenza maggiore degli italiani rispetto agli stranieri; tutti elementi che rispecchiano quanto emerge anche nel Rapporto nazionale. Il report, scaricabile dal sito www.caritaspescara.it, e’ relativo ai dati del 2015 ed e’ figlio della progettualita’ che portava lo stesso nome e che ha visto l’ufficio pastorale diretto da don Pagniello, avvicinare le poverta’ che si incontrano fuori dagli “abituali circuiti”; contiene, anche, un focus sull’attivita’ svolta a favore di rifugiati e richiedenti asilo. “

Nel corso dell’ultimo anno, gli operatori dell’unita’ di strada si sono fatti prossimi ai senza dimora che raramente si rivolgono ai servizi sul territorio cristallizzando, numeri alla mano, una realta’ fatta di dipendenze, alcolismo e accattonaggio. Un altro dato allarmante legata alla poverta’ e’, senza dubbio, la solitudine.

“Ovviamente dietro l’indigenza i dati indicano la mancanza di reti familiari e di solidarieta’ anche tra amici. Per questo – spiega don Pagniello – abbiamo voluto raccogliere nel volume non solo numeri e statistiche ma anche storie per far conoscere da vicino chi vive per strada, con uno sguardo diverso, senza il pregiudizio di chi osserva dall’esterno. Abbiamo raccontato, purtroppo, la sfiducia e la mancanza di speranza per il futuro”.

Stando alle informazioni estrapolate da OspoWeb, il database di Caritas Italiana per la raccolta dati relativa alle persone in difficolta’ da parte dei Centri di Ascolto e degli Osservatori delle Poverta’ e delle Risorse, gli accolti che si sono rivolti al Centro di Ascolto Diocesano di Pescara nell’anno 2015 sono 2329 mentre, il totale di quanti hanno usufruito di un servizio Caritas in tutta la diocesi risulta essere di 3482. I dati complessivi di tutti i Centri di Ascolto confermano la maggiore presenza di donne che, seppur di poche unita’, supera quella maschile, pari al 49,6%; al Centro di Ascolto Diocesano, invece, il numero di uomini e’ piu’ elevato perche’ nel 2015 sono stati registrati allo stesso sportello anche tutti gli immigrati accolti all’interno del Centro di Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) destinato a richiedenti protezione internazionale in Italia che, nel nostro caso – si legge nel rapporto – risultano essere solo di sesso maschile.