Banca Etruria, comitato di Pizzoli si costituirà parte civile

I componenti del comitato Difesa risparmiatori della banca Etruria di Pizzoli si costituiranno parte civile nel processo per il reato di bancarotta fraudolenta che verrà aperto dalla procura di Arezzo.

Il collegio fallimentare del tribunale della città toscana dove si trova la sede centrale dell’Etruria, ha dichiarato lo stato di insolvenza della vecchia Banca il cui salvataggio, insieme a quello di Carichieti, Carife e Banca Marche, ha bruciato centinaia di milioni di euro di risparmi anche di tanti abruzzesi: almeno 5mila secondo una stima non ufficiale.

Ad annunciare il ricorso come parte civile di obbligazionisti subordinati e azionisti, è l’avvocato Vanna Pizzi che difende i risparmiatori di Pizzoli. Gli atti sullo stato di insolvenza saranno ora inviati al procuratore della Repubblica Roberto Rossi.

L’apertura di questo procedimento è, secondo l’avvocato Pizzi:

“L’ipotesi più valida per i risparmiatori per vedere una possibilità di risarcimento del danno, in quanto si tratta di quella più facilmente inseribile nel processo come parte civile”.

Una trentina di risparmiatori del comitato di Pizzoli si costituiranno, inoltre, parte civile anche nel primo filone d’indagine, quello sull’ostacolo alla vigilanza dell’inchiesta su Banca Etruria, dove sono imputati gli ex vertici dell’istituto di credito: Giuseppe Fornasari, Luca Bronchi e Davide Canestri.

“Stiamo tentando tutte le strade – spiega uno dei referenti del Comitato di Pizzoli, Domenico Ioannucci – visto che l’arbitrato voluto dal Governo dà la possibilità di rimborsare soltanto poche persone, quelle cioè che a causa del decreto salva-banche del 22 novembre scorso si trovano nelle condizioni economiche più difficili”.

Altra strada da percorrere, ricorda Ioannucci è l’istituzione – da parte del sistema bancario intero – di un fondo volontario dove far confluire i ricavi della vendita dei crediti ormai inesigibili delle quattro banche fallite (anziché farli confluire nel fondo di risoluzione aperto per il salvataggio), e poi destinare le risorse così raccolte al rimborso dei risparmiatori beffati.

Intanto martedì prossimo 16 febbraio, una delegazione del comitato di Pizzoli sarà ricevuta dal presidente della Commissione finanza della Camera.