Anas via dall’Aquila, l’ira del sindaco Cialente

“Se io fossi una nave, isserei bandiera gialla”. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente accusa il Governo e l’Anas – l’Azienda nazionale per la gestione delle strade – di avere abbandonato L’Aquila e con essa tutto l’Appennino abruzzese.

La notizia della decisione del Governo di spostare infatti il coordinamento dell’Anas a Bari, in Puglia, non va giù al primo cittadino, che vede nella scelta un “errore grave” che peserà su una terra sempre più abbandonata e accusa lo Stato di essere in balìa di una totale disarticolazione. “Voglio risposte concrete”, ha detto Cialente, che addossa al Governo la responsabilità della fuga delle persone dall’Aquila e dai borghi dell’entroterra abruzzese colpiti dallo sciame sismico e dal maltempo.

L’Anas apra qui all’Aquila il suo coordinamento,

questa la sfida e la proposta di Cialente.

All’inizio di quest’anno l’Anas ha dato seguito alla riorganizzazione nazionale dei compartimenti presenti in tutte le regioni italiane, nell’ambito del quale l’Anas ha dato seguito alla riorganizzazione nazionale dei Compartimenti presenti in tutte le regioni italiane, nell’ambito del quale l’Abruzzo è stato accorpato nella macro area Abruzzo-Molise-Puglia.