Alla Brioni di Penne, Gruppo Kering, arriva il congedo di paternità

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Dovrebbe avere ripercussioni positive anche in Abruzzo l’annuncio dato a livello globale dal Gruppo kering: il brand del lusso, che gestisce anche la Brioni di Penne, estende il congedo di parternità.

In Abruzzo è nota per avere “preso possesso” della Brioni Roman Style di Penne, con le annesse problematiche sindacali, ma la Kering è soprattutto il gruppo mondiale del lusso che ha acquisito tanti altri marchi celebri, da Gucci a Saint Laurent, da Boucheron a Pomellato. Oggi però il nome del gruppo è associato ad un altro aspetto, legato alle politiche di gestione del personale.

Si sa già che da gennaio 2017 tutti i dipendenti di Kering e delle sue Maison beneficiano del congedo parentale, indipendentemente dalle circostanze personali o dal luogo di lavoro. Per maternità o adozione, i neo genitori hanno diritto a 14 settimane di congedo interamente retribuite e a cinque giorni per paternità e assistenza al partner, anch’essi interamente retribuiti. Poche ore fa però la Kering ha annunciato di voler migliorare ulteriormente la sua politica parentale estendendo, dal 1° gennaio 2020, anche il congedo per paternità e per assistenza al partner a 14 settimane.

A partire da questa data, con il congedo parentale, tutti i genitori, senza eccezione e indipendentemente dalle loro circostanze personali, beneficeranno di un congedo interamente retribuito di 14 settimane, a partire dalla nascita o dall’adozione di uno o più bambini. Il congedo dovrà essere preso nei sei mesi successivi alla nascita o all’adozione, indipendentemente dalle circostanze personali o dal luogo di lavoro del dipendente.

“Questa iniziativa all’avanguardia – ha dichiarato Béatrice Lazat, Chief People Officer di Kering – rientra nel nostro impegno verso la parità di genere, il benessere sul posto di lavoro e l’equilibrio tra vita privata e professionale.Kering è fortemente impegnata a favore della diversità e della parità di genere tra i suoi team e il congedo parentale è un importante e nuovo passo avanti verso un ambiente uniforme ed equo. Con questa politica siamo orgogliosi di aiutare ogni nuovo genitore, indipendentemente dalle circostanze personali e dal luogo di residenza. Estendendo questi benefit anche ai papà e ai partner, non solo concediamo a tutti gli stessi diritti – entrambi i genitori potreanno beneficiare dello stesso congedo parentale – ma supportiamo anche le donne nello sviluppo della propria carriera – dato che uomini e donne avranno diritto al medesimo periodo di congedo. La nostra finalità è semplice: costruire un ambiente di lavoro accogliente e inclusivo per tutti i dipendenti, a livello globale. Vogliamo che Kering sia considerato un datore di lavoro di eccellenza”.

Dunque a tutti i dipendenti del Gruppo in tutto il mondo, quando un bambino o più bambini entrano a far parte della famiglia, Kering garantisce gli stessi benefit. Le donne in Kering rappresentano il 63% dell’organico totale, il 51% dei ruoli dirigenziali del Gruppo, il 31% del Comitato esecutivo e il 60% del Consiglio di amministrazione.

Per progredire più rapidamente verso la parità, Kering sostiene gli standard di condotta delle Nazioni Unite contro la discriminazione LGBTI sul lavoro: inoltre, entro il 2025, si prefigge di aggiungere la parità di genere e colmare il divario di retribuzione a tutti i livelli del Gruppo.

La storia aziendale tratta dal sito Kering

“Fondata a Roma nel 1945 da due visionari, il sarto Nazareno Fonticoli e il suo partner commerciale Gaetano Savini, Brioni è famosa in tutto il mondo per essere un prestigioso marchio di lusso dedicato alla moda maschile. La collaborazione tra Fonticoli e Savini è un connubio di abilità tecnica e imprenditorialità creativa che ha fatto di Brioni una destinazione sartoriale per l’élite. I personaggi più celebri e potenti della società, dalle icone di Hollywood ai capi di Stato, hanno fatto la fila per essere vestiti dai sarti del negozio e il marchio, nel tempo, è diventato sinonimo di uno status sociale e dello stile del perfetto gentiluomo.

Nel 1952 Brioni ha suggellato la sua reputazione di leader del settore organizzando la sua prima sfilata di moda maschile. Presentati nell’opulenta Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, i look innovativi hanno eclissato lo stile inglese convenzionale che aveva dominato il settore, trasformando Brioni in un riferimento per la sartoria romana. Un’eleganza casual famosa in tutto il mondo.

Nel corso degli anni il marchio si è rinforzato e i fondatori si sono concentrati sull’innovazione, investendo in una nuova forma di produzione. Nel 1959, con l’intento di aumentare la capacità produttiva mantenendo un approccio sartoriale, Brioni apre un atelier a Penne, in Abruzzo. È da qui che l’azienda rivoluziona la sartoria di alta gamma come la conosciamo, migliorando le proprie capacità produttive e conservando al contempo la qualità artigianale del marchio”.