Uil: al carcere di Pescara c’è carenza di personale

Dopo le recenti aggressioni subite dal personale penitenziario in servizio nel carcere di Pescara, la Uil sottolinea ancora la carenza di personale e la necessità di contromisure urgenti.

Domani anche i rappresentanti della Uil parteciperanno alla riunione convocata dalla direzione della casa circondariale di Pescarese, come si legge nella nota di convocazione:

“In seguito alle recenti aggressioni che hanno caratterizzato agenti di polizia penitenziaria di stanza presso la casa circondariale pescarese la Uil PA Polizia Penitenziaria parteciperà, unitamente alle restanti organizzazioni sindacali di categoria, alla riunione indetta dalla direzione del carcere D’Annunziano. Considerata la particolare delicatezza dell’argomento da trattare ci sarà anche una delegazione della segreteria generale Abruzzo ad accompagnare la componente locale. L’incontro è previsto per le ore 15.00 di domani, 14 marzo, presso la sala riunioni della UIL in via Tirino, 14 a Pescara”.

Sull’argomento si è pronunciato anche il vice segretario regionale Mauro Nardella:

“Non possiamo che sostenere la vertenza createsi. La casa Circondariale di Pescara vorremmo restasse un istituto guida nell’ambito dello scenario trattamentale. Non possiamo però esimerci dall’evidenziare la falla che si è aperta e che in pochissimi giorni ha prodotto due gravi aggressioni nei confronti di altrettanti poliziotti penitenziari. Ci confronteremo con il direttore Pettinelli e sosterremo qualsiasi politica volta al soddisfacimento delle richieste della base partendo ovviamente dalla richiesta di maggiore sicurezza nei confronti degli operatori penitenziari. L’auspicio è quello di trovare una quadra sulle misure da adottare stando bene attenti a collocare bene la questione organici e, visto che in questo ambito il piatto piange, proporre di recuperare personale fuori sede mettendolo a disposizione della direzione carceraria come quello, ad esempio, del disciolto provveditorato dell’amministrazione penitenziaria abruzzese accorpato come si sa con quello laziale; ovvero del personale impegnato nel servizio di scorta del sottosegretario Chiavaroli e/o presso il locale tribunale. Di tutti quei poliziotti, cioè, utilizzati in compiti non propriamente istituzionali. A tal proposito chiederemo anche che il prefetto di Pescara faccia il tifo per noi visto che utilizza personale di polizia penitenziaria per garantire l’ordine pubblico allo stadio. Di quest’ultimo ne chiederemo l’esautorazione da tale compito sino a quando non si vedranno cospicui arrivi di nuovi agenti”.

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