Pescara, Regione Abruzzo presenta il parco depurativo

Spiegati oggi a Pescara i dettagli del progetto per il nuovo Parco depurativo, il presidente D’Alfonso risponde punto per punto alle critiche del centrodestra.

Una conferenza stampa per illustrare nei dettagli quello che è stato chiamato Parco depurativo di Pescara e che altro non è – per dirla meno poeticamente – che il potenziamento della rete fognaria cittadina attraverso il raddoppio del depuratore e altri lavori. Il Parco depurativo è stato spiegato oggi a Pescara, nella sede della Regione Abruzzo di viale Bovio, dal presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e dai vertici Arap, Aca ed Ersi. Ma la conferenza stampa di oggi è stata anche l’occasione per rintuzzare le critiche arrivate dal centrodestra, i cui consiglieri recentemente avevano affermato che “il Parco depurativo sbandierato dal sindaco Alessandrini e dal presidente D’Alfonso non si farà mai perché non ci sono i fondi”. Secondo i consiglieri Antonelli e Rapposelli le opere necessarie costerebbero complessivamente 32 milioni di euro, ma di fatto sarebbero solo 12 milioni e mezzo  quelli disponibili, dei quali 8 milioni e mezzo dallo Sblocca-Italia, dunque fondi di Governo. Non è affatto cosi per il presidente D’Alfonso, che ha illustrato nel dettaglio sia il progetto che la provenienza dei fondi.

” Dei 20 milioni di euro che si aggiungeranno ai 12 e mezzo già in esercizio, 16 arrivano  dai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) 2014/2020` – ha detto D’Alfonso – e 4 dalla partecipazione degli enti gestori della rete. Entro dicembre ci saranno i progetti che Ersa consegnerà a Arap. Entro marzo-aprile 2018 le gare di appalto”.

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