Pescara, +4% per la Tari

Seppure ridotto rispetto alle previsioni, l’aumento c’è: a Pescara + 4% per la Tari. L’ok definitivo dovrebbe arrivare dal consiglio comunale di oggi, sulla base dell’accordo tra la Attiva e le forze politiche di maggioranza e minoranza.

Ieri, una poco affollata assemblea consiliare, sospesa più volte per attendere i pareri dei dirigenti, ha quasi licenziato l’aumento calmierato della tassa sui rifiuti relativa al 2018. Dopo l’ok al sub-emendamento, oggi l’assise – presenze e malumori politici permettendo – dovrebbe approvare la delibera completa. Il ribasso dell’aumento inizialmente ipotizzato non dovrebbe incidere più di tanto sul gettito previsto di circa 23 milioni di euro. L’esigenza dell’aumento ha origine nel piano finanziario presentato da Attiva e che alla fine risulterà limato. Le nuove tariffe registreranno un aumento che va dai 4 ai 21 euro per le utenze domestiche, con variazioni in base al numero dei componenti del nucleo familiare (da 1 a 6; + di 6) e in base ai metri quadri degli immobili. Per le utenze non domestiche l’aumento va dal 4% al 5,49% rispetto all’anno precedente, con variazioni previste in base al tipo di attività (alberghi, stabilimenti balneari, attività artigiane, bar, ristoranti, supermercati, negozi, etc). Per il Comune di Pescara, l’aumento della Tari è motivato dall’esigenza di investire in misure volte alla futura riduzione  della tassa, soprattutto riguardo al potenziamento della raccolta differenziata, ancora attestata su una percentuale poco lusinghiere (appena il 38%), come evidenziato di recente dalla classifica dei comuni più o meno ricicloni stilata da Legambiente.