Commemorazione degli Alpini all’hotel Rigopiano

vittime-rigopiano1DA SX, ALTO: Jessica Tinari, Marinella Colangeli, Roberto Del Rosso, Cecilia Martella, Ilaria Di Biase, Pietro Di Pietro, Marco Vagnarelli e Paola Tomassini. DA SX, SECONDA RIGA: Alessandro Riccetti, Luciano Caporale e Silvana Angelucci, Stefano Feniello, Marco Tanda, Marina Serraicco e Domenico Di Michelangelo. DA SX, TERZA RIGA: Emanuele Bonifazi, Luana Biferi, Claudio Baldini e Sara Angelozzi, Linda Lanzetta, Gabriele D'Angelo, Nadia Acconciamessa. DA SX, QUARTA RIGA: Alessandro Giancaterino, Valentina Cicioni, Faye Dame, Tobia Foresta e Barbara Iudicone, Sebastiano Di Carlo, Barbara Nobilio.

Si è svolta ieri, nell’area dell’hotel Rigopiano travolto dalla valanga di gennaio, la cerimonia di commemorazione organizzata dal 9° Reggimento Alpini di L’Aquila, in ricordo delle 29 vittime della tragedia.

Il 9° Reggimento Alpini di L’Aquila, che ha partecipato ai soccorsi dopo la valanga, ha voluto ricordare le vittime dell’Hotel Rigopiano di Farindola con una breve cerimonia alla quale è intervenuto anche il sindaco Ilario Lacchetta. Gli alpini hanno intonato il silenzio e poi proseguito con l’alzabandiera.

 “Abbiamo in progetto – fa sapere il tenente colonnello Fulvio Menegazzo – l’implementazione di un nuovo battaglione, in seno al 9° Reggimento Alpini, dotato di assetti tipicamente del Genio in grado di intervenire efficacemente in caso di calamità simili a quella di Rigopiano e anche in eventi nevosi particolari. Per questo avremo dei mezzi per concorrere, con le forze deputate ad intervenire, ad aiutare le popolazioni locali”.

Il primo maresciallo Adolfo Moretti ha ricordato i momenti di grande emozione seguiti al ritrovamento delle persone estratte vive dall’hotel.

“Oggi in questa cerimonia – ha detto Moretti – si sono mescolati gioia e dolore. Gioia ricordando le persone che avevano tirato fuori dall’albergo e dolore per quando usciva dalle macerie un corpo senza vita. È stato un evento tragico e quindi le sensazioni, ogni volta che veniamo a Rigopiano, sono sempre quelle”.

Il caporal maggiore Domenico Iulianella si è soffermato sulla specifica preparazione degli Alpini:

“Noi siamo addestrati per questo tipo di situazioni. Certo, nel momento in cui ci si trova in eventi di questo tipo si rischia che l’agitazione prenda il sopravvento, tuttavia grazie all’addestramento specifico ricevuto, riusciamo a mantenere quella lucidità che ci consente di adoperarci e di salvare vite umane, mettendo anche in sicurezza noi stessi”.