5g, Giacomelli: L’Aquila scelta per la ricostruzione smart

L’Aquila scommette sulle comunicazioni. A fare da trampolino di lancio per uno sviluppo tecnologico di ultima generazione attirando anche multinazionali e quindi posti di lavoro, è la tecnologia 5G.

Il 5g sbarca anche nel capoluogo di regione e attira l’attenzione anche di colossi come il cinese Zte, che sta valutando l’ipotesi di insediarsi all’Aquila con un centro di ricerca per la nuova tecnologia all’interno del Tecnopolo d’Abruzzo di Pile, laddove fino a vent’anni fa sorgeva il grande polo delle telecomunicazioni aquilano. Se l’ipotesi si tramutasse in realtà, si sarebbero in ballo fino a 100 assunzioni entro il 2017. Il capoluogo abruzzese, insieme a Milano, Prato, Matera e Bari è una delle città scelte per la sperimentazione del 5g, che permetterebbe una velocità da 100 a mille volte superiore rispetto all’attuale 4g, un contesto perfetto offerto da una città in ricostruzione in chiave smart e tecnologica, DOVE un ruolo preponderante lo avrà anche la realizzazione del tunnel intelligente dei sottoservizi, nel quale passerà anche la fibra ottica. Se ne è parlato oggi nel corso di un convegno all’aula magna del Dipartimento di Scienze umane, al quale ha partecipato il sottosegretario del ministero per lo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli.

Oltre al sottosegretario Giacomelli anche l’assessore regionale alle Attività produttive Giovanni Lolli, l’assessore comunale alla Smart city, Stefano Palumbo ed Enrico Pisino, responsabile della ricerca e innovazione veicolo del Gruppo Fca (Fiat-Crysler), che sta sviluppando il “veicolo connesso”. Attraverso la connettività e quindi grazie al 5 G – ha spiegato Pisino – la guida diventa non solo più agevole, ma soprattutto più sicura. Il 5g avrà però bisogno di infrastrutture e tecnologie specifiche e “spinte”, come spiega Sebastiano Di Filippo della multinazionale statunitense Qualcomm.

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