Premio Bonanni: il vincitore è Bruno Galluccio

Ospite d’onore del 14esimo Premio internazionale di poesia “Laudomia Bonanni” il poeta serbo Charles Simic. Il vincitore è Bruno Galluccio con un libro di poesie dedicato alla scienza.

Nella sala dell’auditorium del Parco del Castello colma di gente, sono stati i ragazzi delle scuole dell’Aquila con il loro entusiasmo, gli applausi e la partecipazione attiva con domande e riflessioni ad animare e dare valore alla 14esima edizione del “Premio internazionale di poesia Laudomia Bonanni”.

Un premio nato nel 2002 e cresciuto anno dopo anno assumendo prestigio a livello mondiale, nel tempo ha richiamato poeti come Edoardo Sanguineti, Adonis, Derek Walcott, Nathan Zach, John Deane, solo per fare qualche esempio.

Ospite d’onore di questa edizione è stato Charles Simic, poeta statunitense di origini serbe, emigrante a 16 anni con la sua famiglia per fuggire dall’Europa dilaniata dalla Seconda Guerra Mondiale, è oggi insegnante di letteratura inglese all’università del New Hampshire.

“Non ero mai stato all’Aquila – ha detto – anche se ho seguito il dramma del terremoto che ha distrutto la città dagli Stati Uniti sin dalle prime ore”.

Due le sezioni in cui si articola il premio Bonanni: una per poesia edita – vinta da Bruno Galluccio con l’opera “La misura dello zero”, e una riservata agli studenti degli istituti scolastici superiori della Provincia dell’Aquila – vinta dalla studentessa del Liceo D.Cotugno Maria Damiani.

Ad esse si aggiunge un concorso dedicato alle opere dei detenuti delle carceri italiane, quest’anno all’ottava edizione, un unicum nel panorama dei premi di poesia in Italia.