CCIAA Chieti Pescara, focus sulla Blue Energy che arriva dal mare

In Camera di Commercio Chieti Pescara si è parlato di energia blu per la crescita sostenibile dell’Europa e non solo con il progetto “Coast Energy”.

Ad aprire i lavori Gennaro Strever, Presidente dell’Ente, che ribadisce quanto l’intera umanità necessiti di una svolta nell’approvigionamento delle risorse energetiche in grado di garantire occupazione e sviluppo.
“Diminutivo parlare solo di benefici per la costa Adriatica: il progetto europeo Coast Energy di cui siamo partner ha una valenza mondiale. Mettendo a sistema i vantaggi dell’energia blu, sono certo raggiungeremmo una delle scoperte più importanti per l’uomo. Due gli scogli da superare insieme agli altri attori: la complessità tecnologica ed i pregiudizi ambientali”.
Scopo dell’incontro di questa mattina e dei successivi che saranno pianificati da qui al 2021 è realizzare una serie di azioni nei settori dell’acquacoltura, del turismo costiero, delle biotecnologie, dell’estrazione mineraria, facendo leva sulle professionalità e la capacità imprenditoriale italiana e croata.

La sinergia tra pubblico e privato vede il coinvolgimento, nell’ambito di Coast Energy, di Irena – Agenzia istriana regionale per l’energia, l’Agenzia di sviluppo della città di Dubrovnik, l’Università di Camerino e degli studi di Udine, oltre che delle comunità delle Università Mediterranee, il Centro internazionale di Sdewes e la città di Ploce.

Tra i portatori di interesse, l’Autorità marittima per il Mare Adriatico Centrale rappresentata al convegno da Guido Vettovel che riferisce “un potere economico derivante dall’energia blu pari a ben 97 miliardi euro con 20 miliardi di valore aggiunto. Dalla forza del mare, derivano strategie che come Autorità di sistema e data la posizione al centro dell’Adriatico non possiamo non considerare anche in vista di un ripensamento delle infrastrutture”.

Una volta implementata l’industrializzazione dell’energia blu, se ne potrà verosimilmente ricevere un notevole contributo sulla strada della decarbonizzazione dell’economia europea, che potrà far affidamento su una energia rinnovabile sicura, affidabile e costante ed i benefici ricadranno, inoltre, anche nei settori economico e lavorativo, con la creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati. Una vera possibilità di rinascita per le zone costiere dell’Europa, spesso caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione: alcuni parlano di 40mila posti di lavoro entro il 2035. Altri studi stimerebbero la creazione di 20mila posti di lavoro entro il 2035 nel solo Regno Unito.

Carlo Masci, Sindaco di Pescara: “Esprimo una grande soddisfazione per l’intensificarsi di contatti che “stanno portando risultati lusinghieri pari a decine di milioni di euro per la portabilità abruzzese. Il nostro porto è ormai chiuso da troppo mentre la regione ha bisogno di rilanciare Pescara ed Ortona quali punti di riferimento per i traffici commerciali e turistici.”
E a chi si chiede se l’implementazione di soluzioni tecnologiche nel mare possa avere una ricaduta negativa sui flussi turistici risponde Water Poropat, direttore di Irena l’Agenzia regionale istriana per l’energia sottolineando il bassissimo impatto ambientale che questa fonte avrebbe sul territorio.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.