L’Aquila, Regione: la prima commissione approva “Nuova Pescara” e “L’Aquila capoluogo”

Approvata all’unanimità la proposta di legge sull’istituzione della “Nuova Pescara”, per l’unificazione in unica entità amministrativa dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Un solo voto contrario – quello del movimento 5 stelle – per l’altra proposta di legge che per la Regione è prioritaria in vista del Consiglio regionale di domattina: quella su “L’Aquila città Capoluogo”, che prevede un quadro normativo speciale per il capoluogo di regione, sostenuto da finanziamenti aggiuntivi ad hoc.

Una Commissione Bilancio di fuoco, in cui sono volati stracci e paroloni in particolare sulla legge elettorale, lavori partiti alle 9 di questa mattina e proseguiti per 9 ore di dibattito. Domani l’ultima parola spetterà al Consiglio regionale, l’ultimo prima della pausa estiva in chiusura di legislatura.

Paolini su approvazione legge “Nuova Pescara”

“Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione unanime, in Prima commissione consiliare regionale, della legge che istituisce il comune di Nuova Pescara. Sono tra i componenti del comitato promotore che ha visto lo straordinario risultato del referendum e che vede oggi un importante risultato prima della definitiva approvazione della legge che mi auguro possa avvenire domani nel Consiglio Regionale. I cittadini hanno voluto con oltre il 70% dei consensi la nascita di una nuova grande città che migliorerà la qualità dei servizi e consentirà un migliore sviluppo di tutto l’Abruzzo”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

Iniziati alle 12 in una clima di confusione e tensione, i lavori della commissione Statuto chiamata all’esame della riforma di alcuni temi legati alla legge elettorale, tra cui lo sbarramemento per entrare all’Emiciclo, sono stati sospesi diverse svolte. L’ultima in ordine di tempo decisa dal presidente, Sandro Mariani, capogruppo del Pd, parla di aggiornamento alle 18 e 30. Vista la complessità delle tematiche, le polemiche che sono divampate “per cambiamenti delle regole a fine legislatura” e lo scontro in atto tra la maggioranza di centrosinistra, a sua volta non compatta, e Fi, favorevoli al licenziamemento, da una parte e le altre opposizioni che parlano di “inciucio tra Pd e Fi” dall’altra, si preannuncia una maratona che potrebbe terminare nella notte. Sono comunque diverse decine gli emendamento ed i subamendamenti, ostruzionistici e di contenuto, che verranno presentati. La mini riforma prevede, per l’ingresso nel parlamento abruzzese, uno sbarramento dell’8 per cento per i partiti che corrono da soli e del 4 per cento per quelli che sono in coalizione, questo modificando l’attuale 2 e 4 per cento: inoltre, nel pdl c’è il cambiamento sui calcoli per i seggi dei partiti delle coalizione perdenti. Altra novità, contenuta in una proposta presentata nel novembre scorso dall’attuale assessore al Turismo Giorgio D’Ignazio, consigliere di maggioranza di Civica popolare, quando era ‘solo’ consigliere regionale di Alternativa popolare eletto nelle file dell’opposizione, in Ncd, è rappresentata dalla cosiddetta surroga per i consiglieri regionali nominati assessori: con la norma in questione, cederebbero il seggio in assemblea ai primi dei non eletti qualora entrassero in giunta, pur mantenendo lo scranno da consigliere nel caso in cui dovesse essere estromessi dall’esecutivo con la new entry che uscirebbe. Si questo pdl la scadenza per la presentazione degli emendamenti è stata fissata per le ore 19 e 30. La proposta ricalca quanto previsto già in altre Regioni, tra cui qualche mese fa in Lombardia, è finalizzata essenzialmente alla governabilità – argomentano i sostenitori – in modo che chi ha incarichi di giunta non debba essere costretto a stare in aula a garantire il numero legale, e i costi non aumenterebbero perché lo stesso budget sarebbe suddiviso per più persone, tra consiglieri e assessori. Anche questi provvedimenti, se linciati, saranno al vaglio nella seduta di domani che dovrebbe essere l’ultima di questa consiliatura alla luce delle dimissioni dalla Regione del governatore – senatore del Pd, Luciano D’Alfonso.