L’Aquila, elezioni regionali. Di Pangrazio: “Al voto non prima di 120 giorni”

Un’agenda stringente quella del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che tra oggi e domani ha convocato gli uffici del settore legislativo della Regione per capire come organizzare sia la firma del decreto di scioglimento del Consiglio, sia che cosa accadrà dopo.

Una valutazione che viene fatta attraverso la lettura del regolamento regionale della normativa vigente, spiega Giuseppe Di Pangrazio, in cui bisognerebbe insieme alla Corte d’Appello e al presidente reggente Giovanni Lolli, stabilire la data per le nuove elezioni.

“Oramai ci siamo – dice Di Pangrazio – immagino che i cittadini abruzzesi e soprattutto coloro che hanno voglia, interesse e passione di cimentarsi in questa attività istituzionale oggi stiano riflettendo se fare il passo e candidarsi alla presidenza della Regione Abruzzo, oppure no. Quindi è giusto che nell’arco di qualche giorno conoscano i tempi sia dello scioglimento del Consiglio regionale, sia quelli per l’indizione di nuove elezioni”.

Elezioni che per alcuni potrebbero arrivare già prima della fine dell’anno, ipotesi in qualche modo smentita dal presidente Di Pangrazio, che invece ritiene che non si possa andare al voto prima di 120 giorni, dunque l’anno prossimo. Una considerazione sulla quale però Di Pangrazio non intende aggiungere altro per non “inficiare” e non “disturbare” il lavoro dei giudici della Corte d’Appello.

“Si tratta di una sintesi che dovrà fare il presidente della Corte, insieme al reggente della Giunta Lolli, e dopo aver sentito il Presidente del Consiglio, che darà indicazioni e parere rispetto all’ordinamento giuridico delle norme vigenti e del regolamento. Io mi sono fatto l’idea – aggiunge Di Pangrazio – che prima di 120 giorni non si potrà andare al voto”.

Intanto, a sollecitare la firma del decreto di scioglimento sono stati subito dopo l’ultimo consiglio regionale della settimana scorsa i consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, che hanno scritto al presidente Di Pangrazio per chiedere “ di provvedere a dichiarare lo scioglimento del Consiglio regionale con suo decreto che dovrà essere notificato ai consiglieri e pubblicato sul Burat per ogni effetto di legge”.

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