L’Aquila, Giannangeli alle donne vittime di violenze: “Rivolgetevi ai nostri centri”

Il femminicidio di Nereto è l’ennesima negazione della libera determinazione di una donna, che nulla ha a che fare con la gelosia o con un raptus, ma è frutto della cultura maschile della violenza sulla donna: le parole della presidenta del Centro aquilano antiviolenza per le donne Simona Giannangeli, nei confronti dell’ ennesimo femminicidio avvenuto a Nereto.

Parole dure quelle di Simona Giannangeli, lei che di donne vittime di violenza o di stalking ne ha difese – e ne continua a difendere – molte negli ultimi anni. L’ennesimo femminicidio verso una donna che si stava separando e che manifestava la sua volontà di rifarsi una vita lontana dall’uomo che, poi, l’avrebbe uccisa.

E sul caso interviene anche Valeria Valente presidenta della commissione parlamentare sul femminicidio, che fa un appello al presidente del Consiglio Conte: va fatta una mobilitazione straordinaria e senza precedenti che coinvolga tutti a partire dai vertici delle nostre istituzioni.

Pezzopane (Pd), serve una battaglia culturale:

L’ennesimo femminicidio perpetrato contro una giovane mamma di Nereto, in provincia di Teramo, costringe tutte e tutti a due amare riflessioni: l’esigenza di un’applicazione intransigente delle nuove leggi di contrasto all’assassinio delle donne da parte degli uomini, a cominciare dal cosiddetto ‘codice rosso’, ma soprattutto l’urgenza di avviare una grande e impegnativa battaglia culturale affinché nel nostro Paese vengano recise per sempre le piante generatrici dell’odio e della violenza. Va sconfitto in ogni luogo quel presunto ‘diritto di proprietà’ che alcuni uomini sentono di avere su mogli e fidanzate, frutto di una perversa distorsione del concetto di coppia e della convivenza. Siamo oggi vicini alla famiglia di Mihaela, soprattutto alla piccola figlia di sei anni, e all’intera comunità di Nereto, ancora sotto shock per l’efferato delitto compiuto da un uomo possessivo e geloso. Occorre coinvolgere tutte le istituzioni, a cominciare dal ministero dell’Istruzione, per giungere a uno scatto culturale, a partire dalle aule scolastiche, che sappia dire basta a questa infinita scia di sangue innocente”. Così Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera

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