Università, 10 studenti dalla Siria all’Aquila in fuga dalla guerra

Hanno lo sguardo pieno di fiducia e di speranza verso il futuro, si sono lasciati alle spalle uno scenario di guerra e di bombardamenti, che spesso hanno distrutto anche le loro università ad Aleppo, Damasco, Latakia, Tishreen.

Città messe a ferro e fuoco dal regime siriano dove le famiglie cercano fra polvere e macerie di strappare alla guerra un minimo di normalità per i loro figli. E proprio per aiutare giovani studenti universitari che altrimenti non avrebbero altre chance, l’università dell’Aquila si è fatta capofila del progetto internazionale Assur, che vede coinvolte, oltre all’Aquila che coordina l’intero programma, anche decine di altri atenei in Europa. Dove per i prossimi anni saranno ospitati 57 studenti, ragazzi e ragazze, 10 dei quali in Italia, all’Aquila. La Siria è scenario dal 2011 di una delle più gravi crisi umanitarie del XXI secolo, e sta soffrendo un’emergenza nel settore dell’Istruzione Superiore mai conosciuta a livello globale. L’Università dell’Aquila ha ritenuto importante dare la possibilità ai ragazzi siriani di finire gli studi e prendere un titolo, grazie ai finanziamenti europei di cui il progetto Assur può fruire. Secondo le stime dell’Istituto per l’Educazione Internazionale (IIE), più di 100.000 studenti universitari qualificati e almeno 2.000 docenti e staff accademico si registrano tra circa 6,6 milioni di popolazione rifugiata all’estero. Durante la preparazione del progetto l’università di Aleppo è stata bombardata per la prima volta, nell’Università di Homs si sono registrate perdite di vite umane, e con altre i contatti erano difficili per mancanza di elettricità o chiusura delle strutture.

Siamo riusciti comunque a completare la proposta in tempo e il nostro progetto Assur, “IntegrAted Studies for Syrian and eUropean univeRsities”  – spiega Anna Tozzi, prorettrice delegata agli Affari internazionali – è stato uno dei due approvati (l’altro, Avampeace plus, è coordinato dalla Università Tecnica di Berlino), tra i tanti presentati. Tramite il progetto Assur 57 tra studenti e docenti stanno studiando e lavorando in una delle università europee partner. Alcuni hanno una borsa per l’intero ciclo di studio, altri solo per un anno. Dei 57 beneficiari siriani, 10 sono stati selezionati per proseguire i propri studi nell’Ateneo aquilano negli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017.

In particolare si tratta di 2 studenti Bachelor (laurea triennale), 5 studenti Master (laurea specialistica), uno studente Phd (dottorato di ricerca), 2 Post doc (di cui uno in arrivo). Tutti i beneficiari sono stati supportati a raggiungere la sede ospitante attraverso l’acquisito del biglietto aereo. Per tutto il periodo di mobilità, che varia dai 6 ai 24 mesi, gli studenti ricevono una borsa di studio erogata mensilmente secondo gli importi stabiliti dal Programma Erasmus Mundus, e una polizza assicurativa a copertura totale. Il supporto alla ricerca dell’alloggio viene fornito dall’associazione Aquilasmus, convenzionata con l’ufficio Relazioni internazionali dell’Ateneo. I restanti beneficiari sono stati o sono attualmente ospitati nelle seguenti Istituzioni partner straniere attualmente coordinate dall’Università degli Studi dell’Aquila, capofila del progetto: Université Pierre et Marie Curie (Francia), Universitat Politecnica de Valencia (Spagna),Alexander Technological Educational,Institute of Thessaloniki (Grecia),Tallinn University (Estonia),”Stefan cel Mare” University of Suceava (Romania),University Oldeburgh (Germania),Johannes Kepler University Linz (Austraia),Georg-August- University Goettingen, (Germania), Corvinus university (Ungheria), Artesis Plantijn University College (Belgio), Szent István Egyetem (Ungheria).

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