Liceo Cotugno, caccia a una struttura scolastica alternativa

Ci sarà lunedì 27 alle 9,30 una riunione tecnica alla Provincia dell’Aquila per stabilire il da farsi dopo che il Tar ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di genitori degli alunni del liceo Cotugno.

Un ricorso con cui chiedevano tramite il loro legale di sospendere il provvedimento con cui la Provincia ha disposto la riapertura della scuola a partire dal 13 marzo, a eccezione per i corpi F e G dell’edificio, ancora interdetti per motivi di sicurezza. Una vittoria per i genitori, per i docenti e gli studenti, tutti condcordi con la necessità di non utilizzare la struttura se non ci sono garanzie sulla sicurezza antisismica; per il momento, però, la scuola non può chiudere, almeno fino al 5 aprile, quando il Collegio dei Giudici dovrà confermare o rigettare il provvedimento cautelare urgente.

Non alza i toni il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, che aspetta l’udienza del 5 aprile, ma intanto è partita la caccia all’edificio che potrebbe in alternativa ospitare gli studenti. Altrimenti, come già paventato dal sindaco Massimo Cialente, si dovrà tornare ai doppi turni tanto contestati nelle passate settimane. Per De Crescentiis, che questa mattina ha consegnato al prefetto un esposto cautelativo nell’ambito di una protesta nazionale di tutti i presidenti di Provincia, accusa lo Stato – e dunque i Governi che si sono succeduti negli ultimi anni – per i tagli che rendono impossibile programmare la sicurezza delle scuole e delle strade

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